Il paese piange il suo tipografo amante di bocce, tennis e calcio
Giovanni Castellina aveva allenato nelle squadre di calcio dell’Usd foglizzese
E’ mancato Giovanni Castellina, 87 anni, lasciando un gran vuoto in paese. Nativo di Foglizzo, si era trasferito per alcuni anni a Torino assieme alla moglie Laura e alla sua famiglia ma il suo cuore era sempre legato al suo paese d’origine tant’è che vi è tornato a vivere negli ultimi anni.
Il paese piange il suo tipografo
Ex dipendente presso il giornale «La Stampa» di Torino, Giovanni si occupava di tipografia, un’attività che sempre ha svolto con professionalità e soprattutto con passione, e di pagine di giornale ne ha stampate tante che raccontavano cronache d’altri tempi. Inoltre, nel tempo libero, Giovanni era un grande sportivo. Tennis, bocce e calcio, erano le sue passioni, ma oltre a praticare queste attività c’era molto di più. Era la sua capacità di trasmetterle agli altri, di appassionare allo sport i giovani che lui allenava nelle squadre di calcio dell’Usd foglizzese. Era uno dei pochi che riusciva a vincere anche i più ardui tornei di tennis e bocce, era sempre il primo. Ed era un tifoso dell’Inter, non si perdeva mai le sue partite.
I ricordi
«Per venti anni - è il ricordo del Presidente dell’Usd foglizzese Paolo Vecchia - sei stato in piedi davanti a quella panchina, incitando, dando indicazioni. Ho avuto la fortuna di conoscerti, di averti avuto come mister. Mi hai trasmesso la passione per questo sport, una passione sanguigna. Nella prossima partita scenderò in campo e, voltandomi verso quella panchina, mi sembrerà ancora di sentire le tue imprecazioni in piemontese dopo avere sbagliato un passaggio. E’ stato un onore conoscerti ed un piacere averti avuto al mio fianco. Per vent’anni non sei mai mancato ad una partita anche quando giocava la tua Inter. Ti voglio bene, mi mancherai». Giovanni è stato un grande uomo col suo fare discreto, sempre gentile. Un saluto ed un sorriso per tutti non mancavano mai quando lo si incontrava. Il suo affetto per la famiglia era tanto, immenso. Per la moglie Laura, per i figli William, Sonia e Nives coi mariti, un nonno affettuoso per Erika, Samantha, Marta, Ivan. «E’ stato un bravo padre- ricordano i figli- Se n’è andato in punta di piedi, senza disturbare. Sino in punto di morte quando ci ha detto «non voglio creare disturbo a nessuno». Ricorda la nipote Erika: «Oltre a tutto quello che ha fatto, è stato un nonno splendido che si è sempre preso cura di noi nipoti, ti voglio bene nonno». I funerali si sono svolti sabato 4 novembre.