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Il paese piange la sua «guardia»

Giovanni Vercellotti è stato vinto da un infarto fulminante nella sua abitazione

Il paese piange la sua «guardia»
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Il Vercellese piange Giovanni Vercellotti, mancato all’età di 69 anni. Un infarto improvviso l’ha colpito nel sonno, a ritrovarlo al mattino senza vita è stata la moglie Martina.

Il paese piange la sua «guardia»

Il Vercellese piange Giovanni Vercellotti, mancato all’età di 69 anni. Un infarto improvviso l’ha colpito nel sonno, a ritrovarlo al mattino senza vita è stata la moglie Martina. Era legato al suo territorio, Giovanni. Sono stati tanti i luoghi del Vercellese che hanno rappresentato ciascuno un frammento della sua vita: dapprima ha vissuto alla Cascina Risaia a Villareggia, suo paese natio, quindi a Cigliano, poi Maglione ed, infine, a Moncrivello. Quei paesi dove ha lasciato un suo ricordo, una partita a carte al bar del campo sportivo di Villareggia, un po’ di battute sulla piazza di Maglione, gli amici di sempre a Cigliano, tutto parla di lui. Un uomo legato alla famiglia, un padre, un marito ed un nonno esemplare, pieno di cure per Valentina ed il piccolo Luca. Pensionato, in passato è stato guardia giurata poi ha lavorato come Adest presso la comunità Ville San Secondo.

Ex volontario della Vapc

E’ proprio nel settore sanitario che è impegnata la sua famiglia, i figli Marco e Massimiliano, e Giovanni ha dato un grande contributo ai Volontari di Assistenza Pubblica Ciglianese, la Vapc Onlus. «E’ stato uno dei primi volontari della Vapc e successivamente dell’Associazione Pubblica Assistenza Cuore di Borgo d’Ale- riferisce il volontario Vapc Massimo Perinotto- Per noi, vecchi amici ciglianesi della  piazza don Evasio Ferraris era il Giannino! O meglio la Guardia! Nel lontano 1987, fu lui a convincermi ad iscrivermi alla Vapc e con lui ho fatto tanti turni e servizi: un amico, una persona buona che ogni tanto con piacere rincontravo. Arrivederci, amico mio!».

Le sue passioni

Giovanni amava trascorrere il suo tempo libero all’aperto, alla ricerca di funghi. Spesso lo si poteva trovare ai tavoli del bar del campo sportiva di Villareggia dove giocava a carte.

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