Il paese piange la sua storica maestra
Laura Mattea, 70 anni, mancata dopo una malattia inguaribile.
Era la maestra della scuola dell’infanzia, quella che non si scorda mai, anche quando si cresce. Laura Mattea, 70 anni, mancata dopo una malattia inguaribile.
Il paese piange la sua maestra
Era la maestra della scuola dell’infanzia, quella che non si scorda mai, anche quando si cresce. Laura Mattea, 70 anni, mancata dopo una malattia inguaribile, per oltre quarant’anni sino alla pensione è stata maestra nella scuola dell’infanzia di Caluso, aiutando a crescere generazioni di bambini che non l’hanno mai dimenticata sino ad accompagnarla nel suo ultimo viaggio, durante i funerali celebrati da don Alberto Carlevato mercoledì 26 agosto nella chiesa di Tonengo, in presenza della sindaca di Caluso Maria Rosa Cena.
La scuola era il suo mondo
E’ stata una maestra che ha saputo dare molto alla scuola, una di quelle maestre capaci di dare una buona educazione ai bambini nei loro primissimi anni di vita.
La sua è stata anche una scuola di vita, ha infatti insegnato ai bambini a crescere nel modo migliore.
Laura era nata nella frazione di Casale di Mazzè, si è poi sposata con Gianni Carosso, originario di Caluso, ed insieme sono andati a vivere per qualche tempo a Caluso.
Poi, la coppia è tornata a vivere a Casale, dal loro amore è nato il figlio Marco che ha dato loro la gioia di vedere venire alla luce i nipotini Andrea e Matteo.
Laura era legata al suo paese d’origine, ma pure a Caluso era particolarmente affezionata, proprio in questo paese ha lasciato tanti ricordi.
Era appassionata di cultura, non di rado la si poteva incontrare a riunioni a sfondo culturale di Vita Tre che seguiva sempre con rinnovato interesse.
Una donna veramente stimata, che ha lasciato un ricordo toccante fra la sua gente.
I ricordi
«E’ stata una grande maestra - scrive una conoscente che ha avuto il piacere di conoscerla come insegnante - Mio figlio, grazie a lei e ad altre sue colleghe, ha vissuto i tre anni di asilo in allegria, imparando tante cose belle e acquisendo la consapevolezza che le regole sono indispensabili per un onesto e civile vivere comune. Vogliamo immaginarla ancora a cantare le sue belle canzoncine. Non la dimenticheremo». Riferisce una sua coscritta: «Siamo cresciute insieme nel nostro piccolo paese, la frazione Casale di Mazzè. Eravamo compagne di giochi. Abbiamo fatto poi le scuole sempre assieme. Dapprima, abbiamo frequentato l’asilo, poi compagne di banco alle scuole elementari e medie. Tanti i ricordi belli. Era una persona piena di interessi che aveva un animo gentile. Una brava maestra.
Adesso, il dolore è troppo grande, la porterò sempre nel mio cuore». I ricordi sono tanti che si susseguono in questo triste momento. Scrive un’altra amica: «Porto nel cuore la nostra ultima chiacchierata fatta di ricordi, risate e qualche malinconia. Mentre tu sarai adesso, già lassù, a brillare fra le stelle»