MONTANARO

Il paese piange le sue memorie storiche

Si sono spente, a pochi giorni di distanza, Bernardina Ellena e Elvia Clara: due donne molto impegnate nella vita sociale locale

Il paese piange le sue memorie storiche
Pubblicato:

Due lutti hanno lasciato sotto choc l’intera comunità di Montanaro. Si sono spente due donne che hanno scritto pagine importanti della storia del paese.

L’addio a Dina dal Cudin

Era gremita la parrocchiale ai funerali celebrati da don Aldo venerdì 25 novembre di Bernardina Ellena (Dina dal Cudin), mancata all’età di 82 anni. Nella sua vita Dina era contadina, ha sempre lavorato in campagna ed è stata il simbolo di una generazione di tenaci contadini che del lavoro agricolo facevano la propria ragione di vita. Non c’era giorno della settimana che non andasse a lavorare la sua terra o ad accudire la stalla. E sempre insieme al marito Franco. Il suo era più che un lavoro, era una grande passione. Era poi molto conosciuta in paese per il suo impegno nell’ambito sociale che ha saputo portare avanti sino all’ultimo. Era lei che da sempre organizzava una delle feste rionali più belle dell’estate: la festa di Borgo Loreto. Non solo si occupava dell’organizzazione dell’evento, ma anche metteva a disposizione tutti gli anni il proprio capannone per i festeggiamenti. Era la colonna portante del borgo. «Mia mamma - è il ricordo della figlia Livia - è sempre stata il perno della festa di Borgo Loreto. Ha contribuito a portare avanti una tradizione secolare che riuniva tutto il paese. Si impegnava a preparare le serate di festa nei minimi dettagli ed è sempre stata la madrina delle Carità, le giovani che durante la processione portano sul capo alte piramidi ricoperte di fiori. Inoltre, era una delle volontarie che si occupava di curare la chiesa del nostro rione, il santuario della Madonna di Loreto, e di questo incarico ne andava fiera. Ha rappresentato un pezzo di storia di Montanaro che ci ha insegnato tanto, prima di tutto ad amare la vita». Dina è stata una buona madre per le figlie Livia e Daniela e il figlio Pier Giorgio ed è stata una nonna sempre presente per gli adorati nipoti, alla sua famiglia ha dedicato l’intera vita trasmettendo loro saldi valori. «Mia mamma era solare - ricorda Livia - Aveva un grande cuore, sempre generosa con tutti. Possedeva una gioia di vivere contagiosa, amava le feste, insieme a lei non mancava mai il sorriso». Tanti i messaggi di cordoglio giunti in questi giorni alla famiglia.

Elvia, ex dipendente comunale

Era la memoria storica di Montanaro, custode delle tradizioni ataviche, Elvia Clara, mancata all’età di 95 anni. Aveva per anni lavorato nel Comune di Montanaro, all’ufficio anagrafe, una dipendente seria e competente che sapeva aiutare nelle pratiche amministrative anche gli altri uffici. Attiva nel volontariato, aveva fatto parte del gruppo missionario partecipando attivamente alle attività della parrocchia ed era una delle volontarie storiche dell’Avulss di Montanaro. E’ stata una della maggiori studiose della storia locale, laboriosa archivista comunale. Nel corso degli anni ha divulgato le sue conoscenze con numerose ricerche, fra le più importanti lo studio «Il regime delle acque a Montanaro» ed una ricerca sui Caduti della Seconda Guerra Mondiale di Montanaro. «Era una fonte inesauribile di conoscenze - è il ricordo dell’amico Gianni Cecco - Tutti quelli che avevano da scrivere qualcosa sul nostro paese si rivolgevano a lei per avere notizie e lei metteva a disposizione di tutti le sue conoscenze, forniva documenti, e rispondeva sempre con disponibilità. Non solo la sua cultura, ma anche la sua bontà d’animo hanno fatto di lei una grande donna». «Quante volte - ricorda il sindaco Giovanni Ponchia - abbiamo chiesto ad Elvia notizie storiche, burocratiche, amministrative. Era la memoria storica, era la preziosa risorsa di noi dipendenti perché in caso non si trovassero documenti o memorie storiche era sempre lì a darci un consiglio. Fare il nome di Elvia in Comune è come ricordare quasi un secolo di storia. Un esempio di passione, umiltà e competenza nel lavoro. Ciao Elvia, da oggi, il nostro Comune non potrà più fare affidamento sulla tua memoria storica ma ti ricorderemo per tutto ciò che hai fatto per la comunità, sincera ed appassionata come sempre».

Seguici sui nostri canali