addio

Il paese piange Roberto Barbero per tutti era il tabaccaio

Lascia un grande vuoto nella vita di sua moglie Luisa, del figlio Massimiliano con Lucia e dei nipoti Margherita e Riccardo.

Il paese piange Roberto Barbero per tutti era il tabaccaio
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Roberto Barbero per tutti resterà il tabaccaio di Saluggia. Lui, con sua moglie Luisa, infatti, ha gestito per moltissimi anni la tabaccheria in via Lusani.

Morto Roberto Barbero

Era la fine degli Anni Ottanta quando hanno deciso di lasciare Moncalieri, dove gestivano un negozio di alimentari, e trasferirsi a Saluggia, un paese di campagna dove abitava già la sorella di Luisa. Qui la scelta di gestire la tabaccheria, un loro mondo per ben 12 anni. Sempre sorridente Roberto, con la battuta pronta, si è fatto apprezzare e amare dai saluggesi che oggi lo piangono. La notizia della sua scomparsa nella serata di sabato 4 aprile all’ospedale civico di Chivasso ha lasciato sotto choc l’intera comunità che ben sapeva che da tempo lottava contro il male. Eppure lui non si era mai dato per vinto, anzi combatteva con sua moglie, il suo mondo, questa battaglia.
Amava il giardinaggio, la natura era il suo regno. Infatti, sino a quando la salute glielo ha permesso frequentava la sua cascina di Cavaglià, suo paese d’origine. Trascorreva le giornate lavorando in questo angolo di paradiso dove gli è stata impartita la benedizione (visto il decreto infatti non è stato possibile svolgere la cerimonia funebre). Amava sedersi sul prato e ammirare i fiori, la sua campagna e la sua casetta. Amava Cagliano e la sua natura.

I ricordi

«Un uomo molto gentile ed educato - ricorda Deborah Di Bin, amici di famiglia - Roberto era simpaticissimo, sempre pronto allo scherzo e mai volgare. Era una persona molto rispettosa. Impossibile parlar male di lui. Era sempre pronto ad aiutare il prossimo. Adorava i suoi nipoti, Marghe e Richi che vivono a Chiavari».
Con la scomparsa di Roberto Barbero all’età di 73 anni Saluggia perde un altro pezzo della storia del commercio locale, di un uomo che giunto dalla grande città ha dedicato il suo tempo ad un paese di campagna che adorava.
Lascia un grande vuoto nella vita di sua moglie Luisa, del figlio Massimiliano con Lucia e dei nipoti Margherita e Riccardo.

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