BRANDIZZO

Il paese piange un uomo dal cuore d'oro vinto dal Covid19

Angelo Rizzi aveva 55 anni.

Il paese piange un uomo dal cuore d'oro vinto dal Covid19
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Il paese piange un uomo dal cuore d'oro vinto dal Covid19. Brandizzo dà l'ultimo saluto a Antonio Rizzi.

Il paese piange un uomo dal cuore d'oro vinto dal Covid19

«Vola in alto leggero nel cielo, Antonio accanto a mamma e papà». Potrebbe essere questa la dedica per Antonio Rizzi, immaginare la sua anima pura nel cielo con i suoi genitori. E’ sicuramente lì, avrà un pensiero per la sua famiglia e li veglierà. Si perchè Antonio aveva un animo buono, un modo di fare innocente e innocuo. Antonio è morto domenica scorsa a 55 anni. Una morte improvvisa la sua che ha reso la situazione ancora più dolorosa per i fratelli Paolo e Giuseppe e le sorelle Maria Silvia e Chiara. Positivo al Covid, era stato ricoverato in ospedale lo scorso mercoledì. Il virus lo ha aggredito e in pochi giorni se l’è è portato via.
La tragica notizia ha lasciato la comunità brandizzese senza parole.
Antonio è stata una persona che in paese era conosciuto da tutti. Quando era giovanissimo era consuetudine trovarlo nella cartoleria della mamma e poi del fratello Giuseppe o nella panetteria dai fratelli Paolo e Silvia. Era una presenza discreta la sua.

Amava la sua Brandizzo

Amava passeggiare in paese e quando incontrava qualcuno lo salutava per nome perchè aveva una memoria formidabile. Portava a mano la sua bicicletta e se vedeva passare qualcuno che conosceva lo accompagnava per un tratto. Un uomo dai modi dolci, una persona buona e innocente che ha sempre avuto garbo nel rivolgersi alle persone.
Viveva insieme ai suoi due fratelli sopra alle due attività commerciali di famiglia. E negli ultimi anni non usciva più, ma lo si poteva vedere appoggiato alla ringhiera del balcone e osservava in silenzio quel tratto di via Torino e chissà dove volavano i suoi pensieri. Con il suo modo di fare apprezzava stare tra la gente ma in maniera discreta. Attendeva la domenica pomeriggio per andare a fare una passeggiata o andare a Torino insieme al fratello Giuseppe.
Gli piaceva assistere ai rosari dei mesi mariani e osservare le persone festanti che cantavano. Si perchè Antonio era un grande osservatore. Ha avuto sempre un sorriso per tutti, ha dimostrato quanto si può volere bene senza chiedere nulla. Antonio era molto legato alla sua famiglia che lo ha accompagnato in ogni suo gesto quotidiano e ora si trova tra il dolore e l’incredulità ad affrontare questa perdita tanto preziosa.
«Antonio, sei stato speciale per noi e ci hai insegnato molto di più di quello che noi abbiamo saputo darti».
Resta ai suoi quattro fratelli, dei cognati e dei nipoti la consolazione che adesso Antonio possa riposare tra le braccia della sua amata mamma.

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