CHIVASSO

«Il piromane è il mio ex marito: fermatelo, o lui colpirà ancora»

Brucia un’auto dopo averla danneggiata per mesi: all’origine, una folle e malata gelosia

«Il piromane è il mio ex marito: fermatelo, o lui colpirà ancora»
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Nomi, in questa storia, non se ne possono fare, sia per necessità di indagini sia perché, ad oggi, non sono stati ancora presi provvedimenti da parte della Magistratura.

A fuoco una vettura

Al centro abbiamo una vettura, una Fiat Bravo, diventata l’obiettivo della folle vendetta di un uomo (no, a questo punto è impossibile pensare al caso) che non riesce ad accettare che la propria ex moglie, da cui è separato da otto anni, si sia rifatta una nuova vita, vita che ora lui sta cercando di distruggere in ogni modo. Prima i vetri rotti, quattro nel giro di pochi giorni, poi sedici pneumatici squarciati, ora una bottiglia molotov che sabato notte ha distrutto l’auto parcheggiata in via Cappuccini, all’angolo con via Spanzotti.

I Vigili del Fuoco hanno evitato che le fiamme si propagassero alle altre vetture in sosta (comunque danneggiate) o alle case vicine, ma questo è solo un tassello di una storia che, a meno di interventi forti da parte della Magistratura eporediese (sulle cui scrivanie da mesi si stanno accumulando denunce su denunce), non potrà che finire malissimo, nonostante l’attivazione di quel «codice rosso» che dovrebbe accelerare i tempi.

«Il piromane è il mio ex marito: fermatelo, o lui colpirà ancora»

La vera vittima di tutta questa pazzia è una donna, Anna (nome di fantasia), costretta ad abbandonare Chivasso per non dover incontrare più il suo ex. Ora vive lontano, ma nemmeno questa distanza è riuscita a calmare l’uomo per cui lei è diventata una ossessione.
«Non avrei mai pensato - ci racconta - di trovarmi in questa situazione, quella di tante donne distrutte dagli ex mariti o compagni. Il mio calvario, forse più inferno, è senza fine: di notte, non riesco a dormire più di due ore.
Quando, dopo otto anni di separazione, il mio ex ha saputo che avevo iniziato a frequentare una persona (non so se sarà l'uomo della mia vita, ma ci sto bene), sono iniziate una serie di persecuzioni. Nei miei confronti aggressioni verbali e biglietti sconci, in quelli di Mario (nome di fantasia, ndr) atti vandalici alla sua auto per migliaia e migliaia di euro, che l’assicurazione ora non paga più.
Non nascondo la mia paura di morire, come tante donne, per mano di un uomo che non ha nessun diritto: io non sono una sua proprietà, tant’è che ho cambiato città, lontana dalle mie amicizie e dai miei affetti.
Fate qualcosa prima che sia troppo tardi: le denunce aumentano, le querele anche, ma non si muove nulla. Lui esce di casa e continua a fare danni. Mi ha distrutto: un anno fa ero un sole, poi collassi oggi e collassi domani sono invecchiata di colpo. E sono diventata cardiopatica.
Tutti dovrebbero sapere chi è, come si chiama, che faccia ha, dovrebbe vergognarsi a camminare per Chivasso. Io lo conosco: quando, poco più che bambina, avevo 19 anni, gli dicevo di non uscire, di stare a casa con me, mi rispondeva “Più me lo dici e più lo faccio”. Lo conosco, non si fermerà. La Giustizia, dov’è?».

A questo punto non resta che attendere l’esito delle indagini, nella speranza che le telecamere di sorveglianza della zona (quella posizionata all’interno dell’auto è andata distrutta nel rogo) possano aver registrato qualcosa di utile.
Una certezza, però, c’è: se non sarà fermato, quell’uomo, quello stalker, continuerà nel suo folle piano di distruzione.

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