BRANDIZZO

Il ritorno dei vampiri di carburante

Forato il serbatoio di un’automobile

Il ritorno dei vampiri di carburante
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I vampiri di benzina sono ritornati a colpire a Brandizzo. È infatti dei giorni scorsi la notizia che un’auto in sosta in una via del centro è stata presa di mira dai ladri di carburante. La notizia si diffonde rapidamente e la diretta interessata assicura che avviserà le forze dell’ordine su quanto appena accaduto.

Il ritorno dei vampiri di carburante

La notizia non passa inosservata, anzi, iniziano ad esserci i primi segnali di preoccupazione. C’è infatti chi pensa di essere ritornato nell’incubo dell’inverno del 2022, quando i casi avevano iniziato a verificarsi fino a moltiplicarsi e a culminare a febbraio del 2023, quando il vampiro di carburante venne identificato.

Come accaduto in precedenza, si tratta di un danno economico non da poco, non tanto per il carburante rubato, ma soprattutto per la sostituzione del serbatoio. È importante in questo caso segnalare tempestivamente quanto accaduto alle forze dell’ordine. Infatti, solo in questo modo si potrà agire consapevolmente di fronte a quella che è la reale situazione. Un messaggio questo che non è affatto scontato, visto che a febbraio del 2022 le prime segnalazioni di furti di carburante erano apparse sui social, ma solo dopo alcuni mesi, quando gli episodi erano diventati numerosi, sono giunte le prime denunce ufficiali alle forze dell’ordine.

Il precedente

Nel 2022 era stato significativo l’intervento del sindaco Paolo Bodoni, che non era a conoscenza di quanto accaduto e aveva così provveduto a confrontarsi con il comandante della Polizia locale di Brandizzo, Luca Ceria, e con i Carabinieri di Chivasso, lanciando un appello ai cittadini affinché questi episodi venissero resi noti alle forze dell’ordine. Come accaduto in passato, il modus operandi è molto semplice e non ha molte varianti: viene praticato un piccolo foro sul serbatoio del veicolo con un trapano o un utensile simile e il carburante fuoriesce. L’attenzione è alta e ci si augura che non sia l’inizio di un incubo già vissuto.

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