VEROLENGO

Il sindaco vittima degli haters

Sul biglietto la scritta: "E' lei che fa chiudere i negozi"

Il sindaco vittima degli haters
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Era fine maggio quando il sindaco Luigi Borasio, dopo le mille indiscrezioni sull’apertura di un nuovo supermercato a Verolengo, aveva confermato che in quell’immobile che un tempo ospitava il Crai, avrebbe aperto un altro punto vendita.

Nuovo supermercato

Il primo cittadino si diceva molto contento di questa nuova apertura, di questo nuovo investimento da parte di un privato (che come aveva sottolineato era Fiorenzo Borello di Borello Supermercati) che si augurava fosse solo il primo, che facesse da apri pista. Borasio, infatti, sperava e lo spera tutt’ora che a questa inaugurazione ne seguano altre per rilanciare così il commercio locale che, come tutti possono vedere passeggiando sotto i portici di Verolengo, ormai conta tantissime vetrine vuote, serrande abbassate. Perché in questo paese, infatti, sono stati tanti coloro che hanno deciso di chiudere l’attività, molti coloro che, raggiunta la pensione, non sono riusciti a cedere il negozio e hanno dovuto tirare giù la serranda.

Il sindaco vittima degli haters

E proprio a fronte di queste dichiarazioni, ci saremmo aspettati opinioni positive, di vedere negli occhi delle persone una speranza per il futuro di questo paese che troppi definiscono «solo un dormitorio». Eppure no, c’è chi ha deciso di incolpare il primo cittadino di quanto è accaduto in questi anni.
«Davanti al cancello della mia abitazione mi sono trovato un biglietto dove c’era scritto che era colpa mia se i negozi chiudevano, che era colpa mia se non ci sono più attività. - spiega il sindaco Luigi Borasio - Eppure io non mi sento colpevole. Con l’Amministrazione comunale stiamo lavorando per rilanciare il paese. Oltre al problema dei negozi che hanno chiuso, non certo per colpa del sottoscritto, c’è anche quello degli Istituti di Credito. A Verolengo, infatti, non c’è più una banca aperta (è solo più attivo lo sportello bancomat dell’Unicredit), eppure noi in questi anni abbiamo cercato altri Istituti per riportare questo servizio. Al momento la SanPaolo ha deciso di effettuare un esperimento tant’è che da alcuni venerdì c’è un suo camper in piazza per accogliere i clienti. Speriamo che l’esperimento dia i suoi frutti.
Dunque non mi sembra proprio che io e la mia Amministrazione non facciamo nulla».

Le parole del sindaco

«Mi preme sottolineare che i commercianti avevano chiuso l’attività prima del mio insediamento - conclude Borasio - Ma reputo che questo non sia comunque un problema amministrativo, dunque né della mia squadra, né di chi c’era prima e nemmeno di chi verrà dopo, ma un problema strutturale del commercio. Noi non ostacoliamo nessuna persona che intenda aprire un’attività, e lo dimostra il caso Borello che abbiamo sempre sostenuto e che ringraziamo per aver aperto. Quello che mi ha lasciato stupito di questo biglietto anonimo è che questa persona mi abbia descritto come colui che ha voluto uccidere il commercio, ma non è assolutamente così».

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