Il Sud contro il panino “Terün” del ristorante

Il panino ideato dai tre soci di Pane & Trita ha provocato il "mal di pancia" ad alcuni napoletani.

Il Sud contro il panino “Terün” del ristorante
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Il Sud contro il “Terün” che piace ai comaschi. Il panino ideato dai tre soci di Pane & Trita – con locali a Seregno, Muggiò e Cantù – ha provocato il “mal di pancia” ad alcuni napoletani. Come scrive ilgiornaledicomo

Il Sud contro il “Terün” del ristorante

Nato per rendere omaggio al Sud, ai suoi prodotti tipici e d’eccellenza. E’ diventato invece motivo scatenante di un acceso dibattito. Tutto è nato da un un consigliere regionale campano, Francesco Borrelli, che non ha preso affatto bene l’iniziativa definita come “inelegante e poco appropriata”.

L'iniziativa

L’iniziativa ha un nome: si chiama “Tel chi il terün” e a pensarlo sono stati Filippo, Stefano e Pabel, tre ragazzi del Sud da anni trapiantati in Brianza. Dal 2015 gestiscono insieme la catena Pane&Trita (con locali a Seregno, Muggiò e Cantù) e lunedì hanno lanciato il nuovo panino limited edition a base di sfiziosi ingredienti made in Sud (che si potrà gustare solo fino al 16 febbraio)

Il comunicato

Anche i diretti interessati rispediscono al mittente le critiche con un comunicato diffuso poche ore fa.

Metti un siciliano, un calabrese e un napoletano. Insomma gente della Magna Grecia. Sembra l’inizio di una barzelletta, ma non lo è.
Per sponsorizzare il proprio ristorante (Pane & Trita) i tre imprenditori del Sud decidono di usare un’arma “terribile”. A doppio taglio. Un’arma desueta in questi tempi cupi: l’ironia!
Un fortunato slogan del Sessantotto recitava: “Una risata vi seppellirà”. Perché non adattarlo ad usi e consumi moderni per combattere i pregiudizi?
Così nasce “Il Terun”. Un panino che vuole esorcizzare anni di umiliazioni e prese per i fondelli. Forse una pretesa eccessiva per due fette di pane ambrato, seppure farcite con un burger di Black Angus, mozzarella di bufala, crema di pomodorino pugliese, pancetta, melanzane e maionese all’Nduja, Ma il fine (la lotta a tutti i pregiudizi) a volte giustifica il mezzo (il panino).
Una sorta di orgoglio meridionale culinario farcito con gustosa ironia.
Ma come dicevano Cochi e Renato in una loro canzone: c’è sempre lì quello che parte. Quello o quelli che vedono il lato oscuro delle parole e si fermano ad esse. L’ironia però è più forte delle polemiche e del nulla cosmico. Attraversa le menti e supera le barriere. Anche quelle linguistiche cui sono confinate. L’ironia, la stessa di Aldo, Giovanni e Giacomo nel loro fortunato dialogo della “cadrega” dove un povero Aldo che si spaccia per un Brambilla doc, viene sottoposto al test della milanesità.
Ecco, queste poche righe sono rivolte a tutti coloro (politici soprattutto) che hanno visto dell’immeritata malvagità fermandosi ad uno slogan.
A tutti costoro rivolgiamo un appello. Vi invitiamo a venire da Pane & Trita. Sarete i benvenuti. State sicuri che il test della cadrega non ve lo faremo. Magari assieme, possiamo sfatare i luoghi comuni, i pregiudizi e anche le cattiverie. Come? Con l’ironia che ci ha sempre contraddistinto
Perché un panino non fa crescere l’odio…ma solo l’appetito”.

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