SALUGGIA

Il territorio piange Katia, indimenticabile il suo dolce sorriso

Si è spenta all’età di 54 anni dopo aver combattuto una lunga malattia sempre al fianco dell’amore della sua vita Andrea

Il territorio piange Katia, indimenticabile il suo dolce sorriso
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Il territorio piange Katia Nordio, saluggese di 54 anni, che si è spenta lasciando un vuoto enorme in tutto il territorio del Vercellese e Chivassese.

Katia, indimenticabile il suo dolce sorriso

Indelebile è quel suo sorriso, con quella fossetta tanto carina, che non mancava mai dal suo volto. Un volto solare, quello di una donna che, nonostante le tante difficoltà, non si è mai spento. Il suo sorriso ha continuato a brillare, anche nei momenti più bui e dolorosi, perché al suo fianco ha sempre avuto l’amore della sua vita e la sua famiglia. Solare, dolce e allegra. Ha vissuto la vita a pieno, senza perdersi un attimo, senza mai dirsi no. Perché Katia Nordio era consapevole che quest’ultima battaglia l’avrebbe persa, ma nonostante tutto ha sempre continuato a vivere ogni giorno con grande intensità.
Amministratrice e contabile dell’azienda meccanica di famiglia, di cui era anche socia, non ha mai messo da parte le sue grandi passioni, che spaziavano dallo sport all’arte. Ha sempre condiviso tutto con il marito Andrea Piermartiri, quel ragazzo conosciuto nel 1999 a un corso di ballo e con il quale ha vissuto tantissime esperienze.

Amava lo sport e l'arte

«Katia, quando era giovane, aveva praticato equitazione, ha anche fatto qualche gara di “trail” e frequentato i maneggi della zona – ricorda il marito Andrea – Il ballo era un suo hobby. Noi ci siamo proprio conosciuti a un corso di Laura Ullio a Chivasso. Amava molto anche l’attività sportiva, dalla corsa alla camminata. E poi ancora la pallavolo, eravamo legati ai gruppi di Saluggia e Lauriano. Poi, con il Covid19, quando le attività di gruppo sono state per un po’ bloccate, abbiamo coltivato la passione per il mondo delle arti. Abbiamo così iniziato con la pittura con l’associazione “Pittori di Via Platis” di Chivasso e poi il suo grande sogno: suonare il pianoforte. Così sono iniziate le lezioni private con un’insegnante di Ivrea. Il canto ci ha spinti a entrare a far parte del coro dell’Istituto Musicale Comunale Leone Sinigaglia. L’arte le aveva regalato grandi soddisfazioni. E poi le escursioni con il Cai di Chivasso, tante passioni che abbiamo condiviso dal giorno in cui ci siamo conosciuti sino al suo ultimo respiro. Abbiamo passato anni bellissimi insieme, ci siamo amati moltissimo».

Una lunga battaglia contro il male

Una malattia difficile, quella che ha dovuto affrontare Katia. Era il 2009, due anni dopo le nozze con Andrea, quando ha scoperto il brutto male. Ma lo ha combattuto con grande grinta e forza, e sembrava che fosse stato sconfitto. Tuttavia, quattordici anni dopo, in maniera più aggressiva, è tornato. E quella battaglia Katia l’ha affrontata con grande determinazione e voglia di farcela, ma era anche consapevole che sarebbe stata difficile. Nonostante tutto, ha sempre sorriso, non si è mai risparmiata per Andrea e i suoi cari.

«È stata un esempio – ricorda ancora il marito – Ha avuto tanta forza e coraggio nonostante le complicazioni. La speranza non si è mai spenta, non ha mai rinunciato alle cure. Poi la scelta di trasferirla all’hospice di Foglizzo: a casa soffriva troppo, nonostante le cure dell’Asl, dell’Adi e della Samco, che non potrò mai smettere di ringraziare. Aveva bisogno di cure palliative che solo lì potevano esserle date. Sono stato con lei sino all’ultimo, ci siamo sostenuti a vicenda in questa vita».

Il ricordo dell'amica Deborah

Katia, sin da giovanissima, come ricorda bene l’amica Deborah Di Bin, amava lo sport, il canto e il ballo: «Ricordo che all’età delle scuole medie, anche se lei era un po’ più grande di me, giocavamo a basket insieme. Eravamo grandi amiche: alle nostre feste non mancava mai un karaoke, come per la sua festa di compleanno a novembre. Nonostante non stesse bene, ha gioito e celebrato quel momento alla grande con noi. Ballavamo sempre, ci divertivamo veramente moltissimo perché lei era strapiena di vita e con la sua allegria ci coinvolgeva in qualsiasi cosa. Quante risate a gogò, anche nelle nostre giornate al mare, quando ci incontravamo tra Ferrara e Chioggia. Quanti ricordi, quanti momenti speciali trascorsi insieme. Non potrò mai dimenticare Katia, il suo sorriso con quella fossetta sarà sempre con me».

Quel sorriso che, come ha ricordato Deborah, aveva ancora dieci giorni prima della sua dipartita, quando è andata a trovarla, perché, sino all’ultimo, ha voluto al suo fianco le persone che le volevano bene. Andrea l’ha accudita con grande amore e premura, sono un esempio di vero amore. E in questi giorni di dolore, i tantissimi amici di Katia hanno voluto stare al fianco di Andrea. Perché loro, nelle tantissime attività che hanno vissuto insieme, hanno creato legami unici. Persone che non potranno mai dimenticare Katia, il suo sorriso e il suo grande cuore.

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