Il territorio piange l'ex dipendente della ditta Spea
Viene ricordato come un grande lavoratore e una persona eccezionale.
Quando volano in cielo persone come Claudio Ardesi ci si ferma a pensare a quanto siano profonde le tracce che queste lasciano tra coloro che le hanno conosciute.
Il territorio piange l'ex dipendente della ditta Spea
Una vita spezzata a 59 anni quella di Claudio che ha lottato a lungo contro una malattia che purtroppo non gli ha lasciato scampo e che domenica scorsa lo ha strappato ai suoi affetti, alla sua famiglia che tanto amava, alle numerose persone che lo conoscevano e con cui aveva stretto delle profonde amicizie che lo hanno accompagnato per molti anni della sua vita.
Si, perchè Claudio era una persona che coltivava e sapeva conservare i suoi rapporti personali nel migliore dei modi.
Con il sorriso sempre sul volto, con un fare scherzoso che faceva sì che lui fosse benvoluto da tutti, dagli adulti ai bambini. Infatti, diventato zio molto giovane, adorava i bambini e in molti oggi, diventati adulti, lo ricordano sorridente a canticchiare qualche canzone nel cortile del palazzo in cui viveva. Ex dipendente della ditta Spea di Volpiano dove era riuscito a distinguersi per le sue doti professionali e umane.
Il ricordo
Anche qui infatti, i colleghi utilizzano solo parole positive per descrivere Claudio e una frase in particolare lo rappresenta: «Ci ha insegnato a sorridere - dicono i suoi colleghi - Non ha mai perso il sorriso e anche quando la malattia lo aveva colpito lui non aveva perso la voglia di andare avanti con tante cose da insegnare agli altri.
Era davvero eccezionale. Nessuno è come lui e aveva una parola positiva per tutti, senza esclusione alcuna».
Lo ricorda così Betty Scardino, un’amica sin da quando erano giovanissimi: «Ciao amico di infanzia, tantissimi ricordi mi tornano in mente di come siamo cresciuti nel palazzo di Montesanto: a stare insieme alla tua e alla mia famiglia a ridere e volersi bene.
Una persona come te difficilmente si troverà, buono, umile, gran lavoratore e soprattutto un marito per la tua dolcissima Anna adorabile, e un grandissimo papà per i tuoi meravigliosi tre figli.
Non ci sono parole, ma mando un grande abbraccio alla tua grande famiglia... Ciao Amico».
Parole toccanti e profonde che danno un’ulteriore conferma di tutto ciò che era Claudio e quello che ha rappresentato per coloro che hanno avuto l’onore di conoscerlo.
Sono state numerose le persone che lunedì 11 luglio si sono ritrovate presso la chiesa di San Giacomo per assistere al santo rosario recitato in ricordo di Claudio e per dare una testimonianza di affetto ai suoi familiari: alla moglie Anna, ai figli Emanuele, Giulia ed Elena, ai fratelli Giuseppe e Battista, alle sorelle Flavia e Franca con le rispettive famiglie, al cognato Antonio, alla suocera Brigida e ai nipoti e pronipoti.
I funerali di Claudio sono stati celebrati nel pomeriggio di martedì 12 luglio sempre presso la chiesa parrocchiale di Brandizzo.