Maltempo

Il vento distrugge 13 barche alla Società Canottieri di Candia

I danni si aggirano intorno ai 30-40 mila euro

Il vento distrugge 13 barche alla Società Canottieri di Candia
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Il forte vento dei giorni scorsi ha creato notevoli danni alle strutture e alle imbarcazioni alla Società 2010 Canottieri Candia.
I danni stimati si aggirano sui 30 - 40 mila euro.

Il vento distrugge  13 barche

 Complice il vento, un grosso albero ha  distrutto n.13 imbarcazioni e danneggiato alcune strutture. I   danni stimati sia aggirano sui 30/40.000 mila euro. Immediato l'intervento del sindaco Mario Mottino su quanto accaduto.

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L'intervento del sindaco

Il sindaco Mario Mottino ha espresso  vicinanza e solidarietà alla Società 2010 Canottieri Candia.: <L'incidente poteva avere conseguenze drammatiche, visto che in quella zona quotidianamente sostano scolaresche, giovani atlete e atleti e che nello scorso weekend si disputò una gara nazionale con oltre 1.500 atleti e numeroso pubblico>. Ricorda che già nel marzo del 2021 ritenendo , a causa dell'altezza e dello stato di vetustà, la pericolosità dell'albero  era stato chiesto alla Direzione Sistemi della Città Metropolitana di poterlo potare e abbassarne l'altezza.
Ma l'operazione non venne autorizzata ad eccezione solamente dell'asporto di eventuali rami secchi.
Perciò nei prossimi giorni  scriverà nuovamente ai nuovi  vertici tecnici di Città metropolitana con i quali ha intrapreso un dialogo costruttivo, per esprimere le sue considerazioni sull' accaduto.
Ma non solo: "Ho intenzione - dice di scrivere al Presidente della Regione, al Ministro dell' Ambiente e all' On. Mauro Berruto che da sempre mi ha manifestato la sua disponibilità e aiuto per lo sport e le tematiche del lago, in quanto credo che , con tutto il rispetto e amore per la natura, ci siano incongruenze e norme da rivedere nella gestione e sulle responsabilità nei  siti di interesse comunitario (SIC).
Non è possibile che gli interventi su una pianta autoctona vengano valutati allo stesso modo sia che si trovi in un bosco o in un area sportiva e turistica dal 1977 e dove quotidianamente ci sono molti ragazzi e persone. I possibili rischi per l'incolumità delle persone non possono e non devono essere sottovalutati ed essere considerati secondari, per nessuna ragione.
Non è accettabile che nei S.I.C., su proprietà comunali, in caso di incidenti la  responsabilità penale  sia del Sindaco , quando non abbiamo possibilità di condividere decisioni e scelte".
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