Il virologo: "Fate attenzione il Covid è subdolo"
Il Rotary di Emanuele Ossola ha ospitato il medico Piergiorgio Bertucci.
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Rimandato a febbraio, per ovvi motivi, l’appuntamento con il virologo Piergiorgio Bertucci si è svolto giovedì 24 settembre presso il ristorante Cacciatori di Rolandini-Verolengo. Ospite del Rotary -guidato da Emanuele Ossola - il medico ha intrattenuto i soci e gli ospiti con una relazione dettagliata sul Covid. A introdurlo il primario della neurologia Claudio Geda, organizzatore dell’evento.
Una serata al Rotary con il virologo
«La Pandemia c’è ancora non è passata ma se guardiamo alla storia - ha detto Geda - quando questa si è verificata si è superata. E dopo queste fasi di epidemia c'è sempre stato il rilancio della società. Certo il mondo non sarà più come prima ma nella maggior parte dei casi è stato poi migliore».
L'intervento
«Il Coronavirus non è un raffreddore - ha esordito il virologo - è un virus molto subdolo. A scoprirlo e a darne l’annuncio il 7 febbraio è stato un medico cinese che le autorità hanno cercato di zittire.
I contagi nel mondo hanno raggiunto cifre impressionanti, 31 milioni e 1 milione i morti alla faccia di chi dice che il Covid è una malattia inesistente.
I decessi hanno riguardato per lo più persone anziane, ma attenzione, la maggior parte delle persone è convinta che questo virus uccide solo chi ha malattie pregresse. Ma non è sempre così, è ovvio poi che chi è anziano abbia più patologie».
Ha poi spiegato che i sintomi inequivocabili che dicono che si è positivi sono perdita di gusto e olfatto. La febbre e mal di testa è vero che ci sono ma sono comuni ad altre malattie.
Più a rischio sono le persone obese. «Non colpisce solo i polmoni - ha detto Bertucci - ma anche il cuore e i reni. E’ una carogna che colpisce tutti gli organi . Che spesso costringe a intubare i pazienti E’ indispensabile fare tamponi e la tac del torace».
Ha spiegato che il virus si prende dalle particelle che si emettono dalla bocca e che si espandono nell’aria.
Un altro fattore da tenere in conto è che l’asintomatico se ha il virus lo trasmette.
«Quello che ripeto continuamente è che la miglior prevenzione è quella di lavarsi le mani, evitare di toccarsi gli occhi e la bocca, mettere la mascherina ed evitare contatti ravvicinati.
A oggi a Chivasso ci sono 8 casi positivi. Grazie alle attenzioni prese va meglio. Fondamentale è il lavoro che svolgono le USCA per poter trattare le persone malate a domicilio. Territorio e ospedale devono andare a braccetto.
Noi medici non siamo eroi, abbiamo fatto il nostro lavoro, ma« passata la festa gabbato il santo» siamo stati dimenticati.
Ora c’è una nuova ondata, non sappiamo se il virus cambia se la seconda ondata sarà come la prima e non sappiamo quando ci sarà il vaccino.
Però sappiamo che il lockdown, le mascherine e il distanziamento sono serviti».
Terminata la relazione sono arrivate le domande
La prima del presidente Ossola che ha chiesto se, secondo lo specialista, superata la pandemia ci saranno benefici sociali.
La risposta: «Io spero che saremo migliori. Almeno un po’».
Diverse le domande sul vaccino se sarà decisivo per sconfiggere il Covid. «Al momento non ci sono casi tranne uno di recidiva. O meglio si può riprendere il virus, ma non ci si ammala questo vuol dire che gli anticorpi ci proteggono, quindi il vaccino ha una sua logica.
Il vaccinarsi contro l’influenza serve perché se non altro si evita di affollare i pronto soccorso e se si ha la febbre si potrebbe già sospettare il Covid.
Al momento siamo nella fase 3 di sperimentazione sugli esseri umani. Ma ci vogliono mesi e mesi. Io non credo che sarà pronto entro quest’anno. anno. Comunque se un’ industria seria mettesse in commercio il vaccino io lo farei».
Infine sollecitato da una domanda Berrtucci ha detto che lui non crede che il virus sia uscito da laboratorio.
«Questa è una mia opinione personale. L’uomo sta trasformando la natura e lei si ribella».