CALUSO

Imbrattata la sede della Coldiretti

Solidarietà da Cia agricoltori delle Alpi: «Uniti contro la violenza e la disinformazione»

Imbrattata la sede della Coldiretti
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E' stata imbrattata la sede della Coldiretti di Caluso. Un atto intimidatorio che sono state respinte da tutto il mondo agricolo.

Imbrattata la sede della Coldiretti

Minacce alla Coldiretti di Caluso, solidarietà da Cia agricoltori delle Alpi: «Uniti contro la violenza e la disinformazione». solidarietà da Cia agricoltori delle Alpi: «Uniti contro la violenza e la disinformazione».

«Il grave atto intimidatorio ai danni della sede Coldiretti di Caluso non deve lasciare indifferenti, le minacce vanno respinte con fermezza da tutto il mondo agricolo. Non solo va messa al bando ogni forma di violenza, ma occorre essere uniti nel far valere le ragioni dell’agricoltura in ogni sede, affinché l’opinione pubblica non sia indotta a dare credito a campagne denigratorie ed estremistiche che non rappresentano affatto la realtà del settore primario».

Così il presidente di Cia Agricoltori delle Alpi, Stefano Rossotto e il direttore Luigi Andreis esprimono solidarietà alla Coldiretti di Torino, la cui sede di Caluso in questi giorni è stata imbrattata da minacciose scritte da parte del gruppo anarco-animalista dell’Alf.

Le parole di Giglio Vigna

Condanna verso il grave gesto e al tempo stesso vicinanza e solidarietà a Coldiretti sono state espresse dal parlamentare eporediese Alessandro Giglio Vigna in seguito all’atto vandalico che nei giorni scorsi ha colpito la Sede di Caluso della Coldiretti. L’azione è stata compiuta dall’organizzazione estremista Alf che si autoproclama animalista. Vernice rossa all’ingresso, sulle vetrine le scritte: «Nessun profitto sui corpi liberi».

L'onorevole spiega:

Una società civile e un confronto sano non ammettono violenza e attacchi di questo genere, chi compie questi atti è un nemico della Democrazia - ricordando che anche le Sedi della Lega sono oggetto di attacchi vandalici di tanto in tanto. Questi personaggi causano danni materiali ed economici e cercano di imporre il loro pensiero con questi miserabili gesti intimidatori.

Stiamo intraprendendo una dura battaglia contro il cibo sintetico. La sostituzione del cibo naturale con quello creato in laboratorio mette in pericolo il lavoro dei nostri agricoltori e allevatori che forniscono ai cittadini cibi sani e genuini, ottenuti nel rispetto della natura e delle norme che tutelano il benessere animale, il modello di mondo propagandato dai gruppetti Turbo-Ambientalisti non avrà la meglio, difenderemo con tutte le nostre forze il settore primario del nostro paese e la sua produzione.

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