Immigrazione clandestina, smascherata organizzazione criminale

Operazione della Guardia di Finanza di Torino.

Immigrazione clandestina, smascherata organizzazione criminale
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Immigrazione clandestina, smascherata organizzazione criminale dalla  Guardia di Finanza di Torino.

Immigrazione clandestina, smascherata organizzazione criminale

La Guardia di Finanza di Torino ha portato a termine un’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica nei confronti di 37 soggetti. Questi sono indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e falsità ideologica, commessi in forma associativa ed a livello transnazionale.

Il caso

Le attività, originate da controlli sulla regolarità di tirocini professionali riservati a cittadini extracomunitari, hanno permesso di individuare un sodalizio criminale. Sette i soggetti. Un gruppo dedito all’organizzazione di fittizi percorsi formativi e di orientamento, aventi l’unica finalità di favorire, con il concorso di 30 datori di lavoro ospitanti, l’ingresso e la permanenza in Italia di cittadini cinesi irregolari.L’associazione, con a capo una cittadina cinese residente a Milano e un avvocato di Genova, mediante annunci su chat cinesi, individuava cittadini orientali interessati a emigrare in Italia. Emigrare con permesso di soggiorno legato alla frequenza dei fittizi tirocini di lavoro. A tal fine pagavano somme di denaro contante. Somme che variavano dai 1000 ai 3000 euro.

Aziende in crisi coinvolte

I sodali, come appurato dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economica-Finanziaria di Torino, individuavano imprese in crisi economica che si prestassero, dietro corrispettivo (da 700 a 1000 euro per pratica), a presentare fittizie domande di tirocinio presso il locale Centro per l’impiego. Le domande dunque venivano compilate dalle suddette imprese con false attestazioni riguardo al possesso dei requisiti economici e patrimoniali previsti per l’organizzazione dei percorsi formativi.

Coinvolto anche uno studio di consulenza

Tra gli associati figura anche il titolare di uno studio di consulenza sul lavoro, che, oltre a curare gli adempimenti burocratici legati alle domande di tirocinio, predisponeva false dichiarazioni di ospitalità, ossia documenti che attestavano la disponibilità di alloggio da parte dei cittadini extracomunitari, al fine di procurare loro il rinnovo dei permessi di soggiorno.

Tirocinanti illegali

I finanziari, nel corso delle indagini, hanno esaminato numerose pratiche di tirocinio. I Baschi verdi hanno dunque  appurato 9 ingressi illegali effettivamente portati a termine.

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