loro non ci stanno

Impianti sciistici chiusi, la protesta del mondo della neve

Il popolo della montagna il 22 febbraio manifesterà contro la decisione.

Impianti sciistici chiusi, la protesta del mondo della neve
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Stazioni sciistiche, operatori turistici, commercianti, ristoratori, albergatori, sciatori e maestri. Il popolo della montagna si unisce per protestare a seguito dell’ennesimo stop degli impianti da sci imposto dal Governo. Come riporta PrimaTorino.it 

Manifestazione del popolo della montagna

La manifestazione si terrà il prossimo lunedì 22 febbraio 2021 a partire dalle 10 e avrà luogo in corso Dante 51 a Cuneo alla presenza del governatore della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

Da "Prima Cuneo"

La protesta del popolo della montagna si terrà il prossimo lunedì 22 febbraio 2021 a partire dalle 10 in corso Dante 51. Sarà una manifestazione pacifica e civile che coinvolgerà le stazioni sciistiche di “Cuneo Neve”, gli operatori turistici, i commercianti, i ristoratori, gli albergatori, gli sciatori e i maestri. Un momento a cui sono invitati tutti coloro che la montagna la amano e la sostengono.

Sarà presente anche il presidente Cirio

Il governatore della Regione Piemonte, Alberto Cirio, non ha mancato di sottolineare la sua presenza alla manifestazione del prossimo lunedì 22 febbraio 2021. Come sottolineato dal primo rappresentante regionale, chiudere gli impianti a 12 ore dalla loro riapertura è una mancanza di rispetto inaccettabile.

Cirio ha fatto sapere che per sopperire una politica di chiusura intempestiva e annunciata con nessun anticipo saranno necessari ristori immediati per 5,3 milioni di euro, al fine di sostenere un comparto economico e commerciale fondamentale per la Regione Piemonte.

Nel corso della protesta del popolo della montagna saranno presenti anche il Presidente della Provincia, Federico Borgna, e il Presidente della Camera di Commercio, Mauro Gola. Il prefetto di Cuneo, Fabrizia Triolo, ha già comunicato la propria disponibilità a ricevere una delegazione che consegnerà nelle sue mani una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Mario Draghi.

 

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