Impianto biogas, i cittadini protestano in piazza I VIDEO

Dopo la scelta della Città Metropolitana di Torino.

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Impianto biogas, i cittadini protestano in piazza contro la decisione della Città Metropolitana di realizzare l'impianto a Rondissone.

Impianto biogas, il sì

La Città Metropolitana di Torino ha deciso di autorizzare l'impianto biogas a Rondissone. Il via libera al progetto presentato dalla Ferplant.

Cittadini in piazza

Ma  i residenti dell'area 2001 chiedono maggior tutela. Quelli che abitano a poche centinaia di metri dall'impianto tuonano: «Diritto alla salute, noi non vogliamo morire».
«Quale fattore escludente è la presenza di abitazioni a meno di 500 metri dal luogo dell'impianto – spiegano i cittadini che domenica sono scesi in piazza con il Comitato -. Distanza totalmente ignorata nei confronti di tutti i residenti nell’area industriale, non annoverandoli fra i centri e nuclei abitativi sostanzialmente perché non perimetrati nel Piano Regolatore in maniera corretta. Ma noi residenti non abbiamo di certo colpe. Semmai le responsabilità sono di chi, di fronte ad un problema normativo, anziché affrontarlo e risolverlo, ha scelto volutamente di ignorarlo». Già perché nell'area industriale 2001 ci sono delle intere palazzine abitate con contratti d'affitto e di acquisto, anche con mutui ancora accesi.

«Non siamo invisibili»

«E’ palese che non può essere possibile autorizzare la realizzazione di questo impianto, ritenendo i residenti persone invisibili, inutili, o peggio, un ostacolo per alcune dinamiche – continua il Comitato -. Non abbiamo alcuna intenzione di arrenderci e ribadiamo con forza che la localizzazione proposta, è contraria a qualsiasi concetto di prudenza e di buon senso, dimostriamo la nostra contrarietà al progetto. Attendiamo fiduciosi delle risposte da parte dell’Amministrazione Comunale, che con le parole si è dichiarata contraria al progetto, ma con i fatti dovrebbe procedere a sanare e risolvere questa situazione, rispettando il diritto alla salute sia dei i residenti».

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