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In centinaia per l’ultimo saluto a Silvia Riviera e al piccolo Alvin

Un terribile incidente ha strappato alla vita la mamma e il suo bimbo.

In centinaia per l’ultimo saluto a Silvia Riviera e al piccolo Alvin
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In centinaia per l’ultimo saluto a Silvia Riviera e al piccolo Alvin. Il funerale si è svolto venerdì 30 ottobre a San Giusto.

L’ultimo saluto a Silvia Riviera e al piccolo Alvin

Una vita spezzata all’improvviso è qualcosa che muore dentro anche negli amici, familiari e conoscenti di chi non c’è più. Con questo vuoto difficilmente colmabile nel cuore e nell’anima, venerdì 30 ottobre, quasi 800 persone si sono date appuntamento al cimitero di San Giusto Canavese per tributare un ultimo commosso saluto a Silvia Asha Riviera, 31 anni, e il piccolo Alvin Udorovich, il figlioletto di cinque anni. Due piccoli angeli scomparsi troppo presto.
Poco prima, il corteo funebre di mamma Silvia aveva lasciato le camere mortuarie dell’ospedale di Chivasso per unirsi, nel piazzale della Chind, a quello partito dal Regina Margherita con il feretro del piccolo Alvin.
Una giovane mamma e il suo adorato bimbo strappati, mentre erano a bordo della Fiat Stilo guidata dal 26enne Antonio Udorovich, marito e padre , all’affetto dei loro cari venerdì 23 ottobre a seguito di un fatale incidente sulla statale 26 a Caluso.

Una comunità in lutto

Per le loro esequie, officiate dal parroco locale, don Marco Marchiando, si è fermata un’intera e affiatata comunità. Con gli occhi pieni di lacrime sopra la mascherina obbligatoria in un silenzio carico di commozione in centinaia hanno prima accompagnato le due bare bianche coperte di fiori nel loro ultimo viaggio terreno e poi hanno seguito la salita in un cielo azzurro senza nuvole di decine e decine di palloncini.
Il funerale si è svolto alla presenza del sindaco del paese, Giosi Boggio, che era stata insegnante alle elementari di Silvia Asha Riviera, e sotto gli occhi attenti delle Forze dell’Ordine, carabinieri della Compagnia di Ivrea e polizia in primis. In tempi di emergenza epidemiologica da Coronavirus, anche un rito funebre, se caratterizzato dalle presenza di tante persone, può potenzialmente generare criticità di ordine pubblico e dal punto di vista logistico e organizzativo. Problemi che non si sono verificati né a Chivasso (dove erano presenti i carabinieri del Capitano Luca Giacolla e gli agenti della Polizia Municipale del Comandante Marco Delpero) né a San Giusto Canavese, dove tutto si è svolto in modo ordinato. I partecipanti al funerali hanno rispettato nei limiti del possibile tutte le norme di legge anti Covid, indossando i dispositivi di protezione individuale ed evitando assembramenti nel piazzale e all’interno del camposanto.

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