BRANDIZZO

In fiamme il salone di Simona Marchetti

La solidarietà del sindaco Bodoni

In fiamme il salone di Simona Marchetti
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«Ieri mi sono sentita bruciare l’anima, vedere il salone distrutto è qualcosa di enorme, ma devo andare avanti». Sono queste le parole di Simona Marchetti, la titolare del salone Riccioli Biondi situato nella centrale via Torino che sabato mattina ha avuto un pessimo risveglio.

In fiamme il salone di Simona Marchetti

Un incendio è stato appiccato davanti alla porta esterna del salone versando del liquido infiammabile che si è propagato in tutto il locale.

«Le fiamme hanno colpito il muretto all’ingresso che ha in qualche modo riparato - dice Simona - e il fumo si è propagato in tutto il salone. Infatti i muri e l’accoglienza sono neri e danneggiati. I nostri prodotti naturali si sono sciolti, ma non ci sono state altre complicanze (già questo non è poco). E’ stato un duro anzi, durissimo colpo perché qui ci sono tutti i nostri sacrifici. Ma dopo lo sconforto iniziale mi sono subito attivata per cercare di sistemare al meglio. All’ingresso ci sono ancora le tracce evidenti di questo rogo, io ho ammortizzato, ma le clienti entrando troveranno tutto questo e mi dispiace perché loro trovano qui il rifugio, un luogo in cui farsi belle per evadere qualche ora dal mondo. E si trovano davanti il risultato di un gesto crudo. Il fumo è stato devastante e i segni rimarranno a lungo. I brandizzesi e i commercianti sono stati i primi a mostrarmi la loro vicinanza. Sono sempre stata fuori dal nucleo dell’associazione Commercianti, ma in primis Marianna Fiume , si è mostrata disponibile e mi ha espresso subito la sua vicinanza.
E’ arrivata qui da me disperata e in lacrime e lei queste cose non le vuole più sentire e vedere. E neppure io. Infatti, andrò avanti per vie legali per fare luce su quanto accaduto perché io devo essere l’ultima cui è successa una cosa del genere. Andrò avanti per fare chiarezza. Già siamo rimasti in pochi, facciamo sacrifici e a volte ci rimettiamo anche e si attinge a qualcosa di proprio che si ha da parte per andare avanti poi accadono queste cose. Capite che è davvero devastante e adesso attendiamo le registrazioni delle telecamere per vedere ciò che è successo, andrò avanti per scoprire la verità. Cesare della caffetteria alle 4 del mattino ha sentito odore di combustibile, Sandra una mia conoscente che si è accorta che qualcosa non andava davanti al mio negozio e poi mia figlia Alice che alle 6.30 del mattino si è recata nel salone con le paure di una 30enne e si è trovata questa devastazione. Capite bene che tutti si sono mossi e dati da fare sin da subito. I vigili del fuoco di Chivasso e Volpiano e i Carabinieri di Chivasso che che sono intervenuti mettendo tutto in sicurezza e mostrando tutta la disponibilità per le indagini e che hanno appurato che si tratta di un gesto doloso. Ho chiamato una ditta di pulizie di Brandizzo, la Service King che in questo periodo di vacanze non si è tirata indietro ma a breve è intervenuta nel mio salone e oggi è igienizzato e pulito».

Simona ha trovato la disponibilità e l’interessamento da parte di ogni singola persona e questo è un aspetto positivo in questa triste vicenda anche se le tracce del fumo nero sulle pareti ricorderanno a lungo quanto accaduto. Simona oggi è determinata a fare chiarezza e a portare avanti per sé e per tutto il suo staff la sua attività al meglio tant’è che si sono subito rimboccati le maniche per cancellare ciò che è accaduto nella notte di sabato 29 luglio.

La solidarietà del sindaco

Il sindaco Paolo Bodoni ha espresso la sua solidarietà alla commerciante: «Esprimo la mia solidarietà e quella di tutta l'amministrazione Comunale, alla signora Simona, titolare dell'esercizio commerciale che ha subito un grave danno doloso nei giorni scorsi. Lasciamo indagare le autorità proposte, ma il Comune ha dato subito la sua disponibilità con la concessione immediata delle immagini delle telecamere poste in piazza. La sicurezza dei cittadini, della proprietà pubblica e lo stesso ordine pubblico sono sempre nell'agenda di questa Amministrazione, a tal punto che crediamo sia fondamentale lavorare sul disagio giovanile e adolescenziale alla base di molti atti contro il patrimonio pubblico e privato. Non sappiamo se anche questa vicenda ricada in uno di questi atti, ma la continua collaborazione con il comando dei carabinieri di Chivasso, il lavoro sul territorio della polizia locale e la proficua collaborazione dei cittadini nel denunciare alle autorità proposte, ci porterà tutti ad una Brandizzo più sicura. Non serve a nulla lanciare anatemi sui social o sui giornali, ma servono buon senso civico e grande responsabilità da parte di tutti per circoscrivere il più possibile chi infrange le leggi. Questa Giunta Comunale ha approvato un progetto di implementazione della videosorveglianza già esistente, e compatibilmente con le risorse di bilancio, lo metteremo in atto. Chiedo però ai cittadini di denunciare sempre gli atti illeciti perché si possa dimostrare veramente che vi è la necessità di più controlli sul territorio. Il si dice, oppure i social dicono, non servono, se non a configurare una Comunità piena di illegalità e insicurezza, che così non è. Purtroppo la società tutta è in forte declino nei valori di solidarietà e legalità,  vi è un malcontento diffuso (non solo a Brandizzo) e dobbiamo contrastare questo declino. Il sottoscritto e questa Amministrazione lavorano anche per questo».

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