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«Inaugurata in fretta e “incompleta”, ad oggi il Comune non ha ancora i fondi statali previsti»

Il sindaco Bosso vuole mettere dei punti fermi sulla vicenda della Tensostruttura delle scuole.

«Inaugurata in fretta e “incompleta”, ad oggi  il Comune non ha ancora i  fondi statali previsti»
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Il sindaco Giulio Bosso punta di nuovo l’attenzione sulla tensostruttura posizionata nel cortile delle scuole di Brusasco.

Tensostruttura, la situazione

" L’opera in oggetto è stata inaugurata in tutta fretta il 4 ottobre 2021, talmente in fretta che le delimitazioni dei campi sono state tracciate su un battuto di cemento non ancora perfettamente consolidato: la stessa ditta è poi stata richiamata per rieseguire il lavoro. È regola di buona e corretta amministrazione inaugurare un’opera quando la stessa risulti conclusa sotto tutti i punti di vista, anche quello amministrativo  - afferma il sindaco Bosso -  Al momento dell’insediamento di questa Amministrazione, abbiamo riscontrato l’assenza di gran parte della documentazione amministrativa relativa all’opera, che è stata ricostruita non senza difficoltà al fine di regolarizzare gli affidamenti alle ditte, che, avendo eseguito i lavori, pretendevano i pagamenti: mancavano le determinazioni di incarico al progettista, di affidamento lavori, di conclusione dei lavori, di regolare esecuzione; agli atti poi, si è riscontrata la totale assenza di contratti sottoscritti con le ditte e di polizze fideiussorie, sulle quale potersi rivalere in caso di problematiche legate all’esecuzione dei lavori".

Gli atti amministrativi sono incompleti

"La correttezza e la completezza degli atti amministrativi sono essenziali per poter ricevere i contributi statali (100.000 euro), con cui è stata parzialmente finanziata l’opera: ad oggi, tale somma non è stata ancora accreditata al Comune e ciò costringe l’Amministrazione a tenere bloccata una somma di pari importo, che altrimenti avrebbe potuto essere spesa per interventi a favore dei Brusaschesi - prosegue Bosso -  La struttura è nata come “tensostruttura ad uso ludico sportivo” e non come palestra scolastica, anche perché una palestra il plesso scolastico ce l’ha ed è perfettamente funzionale alle esigenze degli studenti: l’ubicazione della struttura all’interno del cortile scolastico, l’assenza di servizi igienici e di spogliatoi, ne limita la fruibilità, impedendo ogni altro utilizzo, al di fuori dell’orario scolastico, se non posizionando strutture precarie;
Nella petizione popolare si parla di piccoli lavori da ultimare: a parte il confermare che l’opera, seppur inaugurata, non era terminata, preme qui segnalare quali siano gli interventi da eseguire: allacciamento della centrale termica, allacciamento elettrico, messa in sicurezza, lungo tutto il perimetro, dello spazio tra il tendone ed il battuto di cemento (perché non averlo già fatto in sede progettuale? Mah!), messa in sicurezza dei tiranti interni, eliminazione delle barriere architettoniche (assurdo, nel 2021, realizzare un’opera senza uno scivolo di accesso per i disabili), smussamento degli spigoli vivi del battuto di cemento (perché non è stato fatto in sede progettuale?), estremamente pericoloso per i ragazzi che usufruiscono del cortile.
A tal proposito, il Responsabile per la Sicurezza dell’Istituto Comprensivo ha relazionato come segue: “Faccio rilevare che a mio avviso tale struttura non è né funzionale, né al momento agibile, bisognerà tempestivamente adoperarsi alla messa in sicurezza della stessa soprattutto nel lato anteriore, dove si alimenta la stessa con la macchina termica non opportunamente protetta meccanicamente da ripari e né opportunamente segnalata (perché non fatto in fase progettuale e realizzativa?). Inoltre si prende atto che nella stessa non sono presenti tutti i locali funzionali per l’attività a cui dovrebbe essere assegnata (mancanza di spogliatoi, bagni, ecc) questo implicherebbe un uso promiscuo dei locali della palestra interna adiacente, con l’inevitabile revisione del piano di emergenza in corso, nonché alla revisione di idoneità di tali locali considerando il numero incrementato degli utenti…
Segnalo in prima valutazione di massima che tale struttura risulta dalla mia considerazione poco funzionale e non precedentemente richiesta”.

Non ci sono ancora i fondi statali

"Ad oggi il Comune di Brusasco, esauriti i pagamenti delle opere realizzate nell’ultimo periodo della precedente Amministrazione, in gran parte finanziate con avanzo di amministrazione (circa 300.000 euro) ed impegnato un minino di risorse per interventi inderogabili, dispone soltanto di circa 35.000 euro per interventi su opere pubbliche (strade, scuole, pubblica illuminazione, cimiteri, ecc…): pur esprimendo la ferma volontà a mettere in funzione la tensostruttura, questo potrà essere fatto solo quando vi saranno risorse disponibili.
Quando si prevede la realizzazione di un’opera pubblica, deve necessariamente essere valutato il piano delle manutenzioni ed il costo di gestione della stessa: a mero titolo esemplificativo, prevedendo anche solo un utilizzo scolastico, il solo costo del riscaldamento della tensostruttura ammonta a circa 5.000 euro mensili (20.000 euro annui per 4 mesi), somma ad oggi assolutamente non reperibile nel Bilancio Comunale;
Il plesso scolastico necessita di urgenti ed essenziali interventi di manutenzione e messa in sicurezza: dal rifacimento degli infissi del plesso della scuola media, al rifacimento di intonaci ammalorati, dall’adeguamento sismico della struttura a lavori volti al risparmio energetico: ecco, con 203.000 euro si sarebbero potute avviare tali progettualità, in modo da garantire le migliori condizioni di salubrità e sicurezza ai nostri studenti.
Ad oggi pertanto, anche a fronte del quasi totale esaurimento dell’avanzo di amministrazione, non possono essere previsti ulteriori interventi volti ad una piena funzionalità della struttura: ecco il motivo per cui sono stati richiesti ulteriori contributi al fine di valutare una diversa allocazione della tensostruttura, in modo da metterla a disposizione di tutti i Brusaschesi, o la messa in sicurezza in sito;
Riguardo poi la frase conclusiva della petizione “Si informa che in caso contrario ci vedremo costretti a proseguire il nostro impegno presso gli Enti superiori competenti” preme qui rilevare che tale frase è del tutto inopportuna e priva di ogni fondamento giuridico: avrebbe forse avuto senso il contrario, ovvero un’azione di questa Amministrazione nei confronti della precedente, ma che per senso civico abbiamo per ora evitato di intraprendere" - conclude Bosso.

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