Incendio all’interno del cascinale abbandonato, i residenti chiedono interventi

Nell'area ci sono materiali pericolosi e il rischio ambientale è alto.

Incendio all’interno del cascinale abbandonato, i residenti chiedono interventi
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Incendio all’interno del cascinale abbandonato, i residenti chiedono interventi. Un nuovo episodio di incendio si è verificato, nel tardo pomeriggio di venerdì 21, all’interno di un’area completamente abbandonata di via Cascina Nuova. Un «fazzoletto» di terra, di dimensioni considerevoli, compreso tra il campo del VII Rugby e corso Piemonte. Non è la prima volta e non sarà certamente neanche l’ultima. Per cause ancora in corso di accertamento.

Incendio all'interno del cascinale abbandonato

Gli unici, a poter «godere» di quella vista degradante, sono i residenti del quartiere del Borgo Nuovo che abitano proprio tra le abitazioni di via Cascina Nuova.
Un’area abbandonata ormai da anni che appare come dimenticata da tutti. Non, almeno, da quei cittadini che sono proprietari degli orti sparsi lungo il vialetto di accesso, anch’esso praticamente sconosciuto ai più.
L’incendio
Le fiamme si sono sviluppate all’interno di un vecchio fabbricato. Un vero e proprio cascinale. Il fumo (poco) che si è sollevato nel cielo del Borgo Nuovo, ha destato l’attenzione dei residenti e dei passanti che hanno immediatamente allertato Vigili del Fuoco e carabinieri. L’intervento è stato il più veloce possibile, con l’arrivo sul posto delle squadre 61 di Torino Stura e dei volontari di Volpiano.

Una bomba ecologica

Basta introdursi all’interno del recinto per rendersi conto di quanto gravi avrebbero potuto essere le conseguenze del piccolo rogo di venerdì scorso. Per fortuna l’immediato intervento dei Vigili del fuoco ha permesso di circoscrivere le fiamme all’area del fabbricato. Se le lingue di fuoco avessero lambito il cortile, allora le conseguenze non sarebbero state affatto semplici da gestire.

Una discarica abusiva in piena regola

Guardandosi intorno, all’interno del perimetro dell’area abbandonata, non è affatto impossibile notare i grandissimi cumuli di rifiuti che dominano la scena. La Nuova Periferia, sul numero dello scorso 27 giugno 2017, aveva raccontato le gravi condizioni di degrado della zona. Da quel giorno, però, non c’è stato alcun miglioramento. Anzi. Sembra quasi che le condizioni di abbandono e di desolazione della zona siano aumentate. Se, quindi, lo scorso anno scrivevamo della possibilità che quel fabbricato divenisse un “rifiugio” per i senza tetto, oggi le condizioni non sono affatto cambiate. Sono invece peggiorate.

Materiali pericolosi: il rischio ambientale

Non c’è certo bisogno di un esperto per rendersi conto della pericolosità dei materiali che sono stati abbandonati nel corso degli anni e dei mesi.
Non bisogna essere «addetti ai lavori» per comprendere quanto tempo ci sia voluto per accumulare una tale quantità di detriti, compresi enormi lastroni di eternit e amianto abbandonati tra la vegetazione.
Il fatto che il luogo sia accessibile a tutti non sottende soltanto la facilità con cui gettare abusivamente tutti quei materiali dannosi per la salute dell’uomo, quanto anche la possibilità per chiunque di entrare in contatto con queste sostanze tossiche e nocive.

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