Infanzia «Dasso», le proteste dei genitori alle prese con disservizi e cumuli di rifiuti

Nel mirino il servizio mensa: i dubbi delle famiglie che da troppo tempo aspettano una risposta,

Infanzia «Dasso», le proteste dei genitori alle prese con disservizi e cumuli di rifiuti
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La foto è davvero emblematica e ha bisogno di ben pochi commenti. Se non di una precisa domanda: come è possibile posizionare la casetta con i bidoni dei rifiuti davanti all’ingresso della sezione E della scuola dell’infanzia «Dasso» di Chivasso.

Infanzia «Dasso», le proteste dei genitori

Come è possibile posizionare la casetta con i bidoni dei rifiuti davanti all’ingresso della sezione E della scuola dell’infanzia «Dasso» di Chivasso. Una domanda che i genitori della commissione mensa hanno inutilmente e più volte fatto all’ufficio istruzione del comune, al sindaco stesso e alla dirigenza scolastica. Ma sono tante altre le domande e le segnalazioni di problematiche sollevate sempre dai genitori della commissione mensa sempre però ignorate. Una situazione che sta diventando pesante. «Dall’inizio di questo nuovo anno - fanno sapere i componenti della Commissione mensa Chivasso e frazioni - abbiamo chiesto ripetutamente un incontro all’Ufficio Istruzione, ma ad oggi nessuna risposta».
Da qui la loro decisione di rivolgersi direttamente al sindaco nella speranza di riuscire a sbloccare una situazione che sta arrecando forti disagi.

I principali punti su cui discutere i genitori vorrebbero un confronto e risposte chiare

- Quali sono le nuove disposizioni per il servizio mensa con il Covid.
- Quante e dove sono le aule adibite a mensa?
- Possibilità di visionare il Centro Cottura e le Mense redigendo un'unica modulistica, in quanto al Centro Cottura non è previsto alcun modulo e alle Mense, quando presente, si tratta di quello fornito da Euroristorazione e non dal Comune.
- Risolvere il problema che chi esce per pranzo non può più rientrare a scuola.
- Possibilità di portarsi il pasto/merenda da casa.
- Impossibilità di usufruire della dieta bianca più di una volta a settimana senza il certificato del pediatra.
- Piatti freddi serviti regolarmente alla primaria Dasso.
- Rifiuto delle inservienti mensa di tagliare il cibo all’infanzia
- Presenza di un menù non vidimato dall’Asl non equilibrato e spesso non rispetta quello che viene servito.
- Il problema dell’abolizione all’infanzia Dasso dello spuntino a metà mattinata.
- Perché il ritorno alle stoviglie monouso e non più quelle in Arcopal.
- Richiesta di riduzione del costo della Mensa, soprattutto per chi ha più figli.
- Chiarimenti sulla nomina dei commissari membri dell’Infanzia Peter Pan a febbraio 2020 e non a inizio anno scolastico. E sul cambiamento della durata delle nomine non più triennali, ma annuali per la Dasso.
- Discussione sulla nuova problematica del volontario non pagamento delle rette mensa da parte dei genitori scontenti.
- Perché non si può consumare in classe la merenda pomeridiana all’infanzia?

Netta replica del sindaco: «Ecco cosa abbiamo fatto»

Sulla questione mense alla Dasso il sindaco Claudio Castello, da noi interpellato ci ha fatto pervenire la seguente nota.

«Il servizio mensa è stato organizzato con la Ditta affidataria Euroristorazione seguendo le linee guida governative e regionali sulle misure necessarie per evitare il contagio dal Coronavirus. Questa nuova organizzazione ha originato una variante di contratto con un aumento del costo del pasto, diversificato per grado di scuola. In sintesi sono state adottate le seguenti nuove modalità: il pasto è sempre in legame fresco-caldo in multirazione, ma non può essere distribuito al bancone self-service per evitare assembramenti degli alunni; sono stati utilizzati i refettori scolastici e altri locali/aule adibiti esclusivamente a refettori, per non attivare il servizio in classe (separando cosi le attività didattiche dal momento mensa); le sedute sono state disposte in modo da garantire la distanza interpersonale di almeno un metro tra i bambini e m. 1,30 di distanziamento tra i tavoli (come concordato con i responsabili della sicurezza); non essendo consentita la consumazione a buffet, il servizio viene effettuato al tavolo, con l'uso di vassoi preformati monouso, da personale formato addetto alla mensa che utilizza il Kit anticovid (mascherina, guanti, gel ecc.); prima e dopo ogni servizio al tavolo (2 turni per refettorio) sono previste tutte le consuete misure di disinfezione delle superfici, evitando il più possibile contenitori riutilizzabili (saliere, oliere, ecc.).
Il prossimo due novembre, si partirà con il menù invernale, modificato per consentire una maggiore fruibilità dei piatti anche ai bambini della materna, che sarà pubblicato sul sito.Il servizio mensa è controllato da un organismo esterno specializzato tramite affidamento esterno ed è stato affidato per il triennio 2020/22 al Laboratorio Chimico Camera Commercio di Torino, e tra le prestazioni di servizio è stato richiesto anche un controllo mirato dell’adozione delle misure previste dal protocollo interno della Ditta Euroristorazione per il periodo di emergenza sanitaria».
Infine dice che è prevista una riunione con la Commissione Mensa in video conferenza il 12 novembre».

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