Infrastrutture e strade, 800 milioni di investimento in Piemonte

La Regione Piemonte ha previsto un investimento di 800 milioni per la riqualificazione di infrastrutture e strade.
Strade e sicurezza
Alla luce dei tragici fatti accaduti a Genova nei giorni scorsi, la sicurezza delle strade e delle infrastrutture piemontesi sono state al centro di un incontro in Regione. Al tavolo, oltre al Presidente della Regione Sergio Chiamparino, c'erano anche il suo vice Aldo Reschigna e l'assessore ai trasporti e alle infrastrutture Francesco Balocco.
Gli investimenti
L’assessore Balocco ha presentato nel dettaglio gli investimenti voluti da Regione Piemonte per efficientare la rete viaria, sottolineando come complessivamente si tratti di oltre 330 milioni. Cifra che sarà attivata da qui ai prossimi due anni attingendo a diverse fonti di finanziamento. Entro i prossimi due anni, inoltre, la Regione Piemonte prevederà interventi per un totale di 800 milioni. Cifra da raggiungere anche grazie ai fondi stanziati dal precedente Governo e a quelli nel contratto di programma Anas. «La Regione ha fatto la sua parte per assicurare le risorse e per accelerare i tempi di approvazione e di espletamento delle procedure autorizzative – ha commentato Balocco -. Ora spetta al Governo, da una parte, ed a Province e Comuni ottimizzare i tempi per l’esecuzione degli interventi». Tra gli interventi previsti c'è anche la realizzazione di importanti collegamenti, come la Pedemontina Masserano-Ghemme, o la variante di Demonte. Oltre alla messa in sicurezza di infrastrutture già esistenti, come la SS24 e la SS37.
Serve un cambiamento
«Occorre individuare un meccanismo unico che garantisca le risorse necessarie per realizzare gli investimenti. Migliorando nel contempo i meccanismi di controllo sia dal punto di vista della sicurezza delle infrastrutture. Sia per la garanzia del rispetto degli impegni assunti dal concessionario, nella massima trasparenza. La proposta è di affidare questo ruolo a raggruppamenti di Regioni omogenee, che a loro volta possano avvalersi delle competenze universitarie». Così ha concluso il vicepresidente Aldo Reschigna.