Insegue la ex armato di coltello: arrestato
La ragazza, dopo averlo denunciato, si era rifugiata a Brandizzo. Ma lui l’ha trovata
Un’aggressione violenta in piena regola. Una minaccia che non lasciava spazio né a interpretazione né, tanto meno, a giustificazioni.
Insegue la ex armato di coltello
Perché un uomo che insegue la sua ex brandendo tra le mani un coltello lascia poco all’immaginazione e alle reali intenzioni.
Il dramma si è sfiorato nella mattinata dello scorso venerdì, a Brandizzo. Ma per comprendere meglio la vicenda bisogna fare un passo indietro: di appena ventiquattro ore.
Lei, una giovane donna di poco più di vent’anni, si presenta ai carabinieri della Tenenza di Settimo. Racconta la sua storia e manifesta la ferma intenzione di denunciare per maltrattamenti quello che, a tutti gli effetti, ormai considera il suo ex compagno. Un giovane di 26 anni anche lui settimese e residente nel Comune della Torre.
Una denuncia per maltrattamenti. Violenze fisiche e psicologiche che, secondo quanto si apprende dalle indiscrezioni, lei avrebbe messo nero su bianco ripercorrendo gli ultimi sei mesi di una vita d’inferno, di botte e di vessazioni subite all’interno delle mura domestiche.
Sei mesi, un tempo infinito, se ci si pensa bene.
Raccolte le sue cose, però, la giovane donna ha avuto il coraggio di scappare - su consiglio anche dei militari dell’Arma - e di trovare un rifugio alternativo per scappare dalle «grinfie» di quello che rischiava sempre di più di diventare il suo «aguzzino».
E poco ci è mancato che tutto si trasformasse in tragedia. Perché il giovane settimese, denunciato il giorno prima dalla sua ex compagna, l’indomani mattina si è presentato a Brandizzo in cerca di lei. Deve aver immaginato, e quindi indovinato, dove la giovane potesse aver trovato rifugio dopo aver presentato la denuncia ai militari dell’Arma. L’ha attesa sotto casa e dopo averla vista uscire l’ha inseguita brandendo un coltello. Provvidenziale è stata la possibilità, per la ragazza, di salire a bordo dell’auto di una persona che l’aspettava, riuscendo perciò a sfuggire a una violenza che - con tanto di coltello alla mano - si sarebbe potuta trasformare in tragedia.
Arrestato
Immediata la chiamata al 112 e l’intervento delle pattuglie dei carabinieri. Sul posto sono intervenuti sia gli uomini dell’Arma della Tenenza di Settimo che quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile di Chivasso che hanno intercettato l’uomo che si trovava ancora a pochi metri di distanza dall’abitazione dove la giovane aveva trovato rifugio per la notte.
Una volta intercettato e fermato il 26enne settimese è stato sottoposto a perquisizione personale. I carabinieri gli hanno trovato addosso non soltanto un coltello, ma ben due. E per questo è scattato immediato l’arresto per maltrattamenti in famiglia in flagranza.
Arrestato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, lunedì mattina il settimese si è presentato di fronte al Giudice del Tribunale di Ivrea per il processo per direttissima. Nei suoi confronti il magistrato ha stabilito gli arresti domiciliari. Il giovane, assistito da un legale di fiducia, si è difeso dicendo di non aver ricorso la ragazza, che il coltello lo portava con sé per motivi di lavoro e che procederà contro la donna per diffamazione.