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Parroco insultato e minacciato

Uomo dà di matto per ore davanti alla Canonica.

Parroco insultato e minacciato
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Sono giorni difficili quelli che don Luigi Casardi, parroco da quasi 24 anni a Rondissone, sta vivendo nel suo paese. Quello che gli è accaduto è veramente incomprensibile, una vicenda veramente inverosimile che ha lasciato tutta la comunità sgomenta.

Insulti e minacce contro il don

Sabato, secondo giorno di Festa Patronale, don Luigi Casardi è in piazza Borella dove i volontari della Pro Loco Rondissone in Festa stanno preparando le tante prelibatezze che poco dopo avrebbero iniziato a servire ai commensali.
Don Gino, però, decide di prendere la propria pietanza d’asporto e di gustarla a casa. Così prende la sua porzione, saluta i presenti con il suo tradizionale sorriso e si dirige verso casa.
Arrivato davanti alla porta, vede poco distante un uomo di Rondissone seduto sul muretto. Lo saluta. Non riceve risposta, ma potrebbe esser che non l’ha visto. Il sacerdote tranquillamente entra in casa, ripone la cena in tavola, chiude casa e si prepara a mangiare.
Sono le 20.30 circa quando la sua serata viene interrotta così come quella dei molti rondissonesi che abitano proprio nei pressi della canonica. L’uomo, che poco prima il parroco aveva visto e salutato, inizia a suonare il campanello. Il sacerdote risponde al citofono. Quello che accade dopo fa venire i brividi. L’uomo inizia ad urlare così in pochi secondi i rondissonesi si affacciano dai propri balconi, guardano dalla finestra per sapere cosa stia succedendo. Sono preoccupati.
L’uomo, preso probabilmente da un momento di ira (non se ne conosce il motivo) inizia ad urlare, a fare gestacci e imprecare contro il prevosto che però rimane in casa. Frasi assurde, impossibili da pronunciare. Volgari. L’uomo va avanti per molte ore. Il sacerdote rimane barricato in casa. Nonostante le minacce il parroco non reagisce anche se naturalmente non si sente tranquillo in casa.

Tutto ripreso dalle telecamere

Lì, però, fortunatamente ci sono le telecamere dunque tutto è stato ripreso. Tutto potrà essere esaminato dalle forze dell’ordine e dagli inquirenti perché, come ha spiegato il parroco: «Ho sporto denuncia per i fatti che sono accaduti. Altro non posso dire. Sono in corso le indagini del caso».

Don Gino, infatti, raggiunto telefonicamente non ha voluto dire altro se non, appunto, che si è già rivolto ai Carabinieri.

Al parroco va tutta la nostra solidarietà. Don Gino, infatti, guida questa parrocchia da quasi 24 anni e, nonostante i suoi 83 anni, è ancora un sacerdote molto attivo e vicino alla sua popolazione, sempre disponibile anche in casi di urgenza. Non ha mai fatto mancare il suo aiuto e le sue parole di conforto alle famiglie nei momenti più drammatici. Sempre disponibile, e lo ha dimostrato anche la domenica mattina quando, nonostante la notte difficile che aveva trascorso, ha voluto ugualmente celebrare la Santa Messa in onore di San Luigi e del Corpus Domini, nonché svolgere la processione per le vie del paese.

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