Isola pedonale in via Po, la minoranza si oppone

A uscire pubblicamente sono Matteo Doria e i membri della sua lista Civica «Amo Chivasso e le sue frazioni».

Isola pedonale in via Po, la minoranza si oppone
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Sabato erano in piazza del Duomo a Chivasso con un gazebo per sensibilizzare sulla questione isola pedonale di via Po. A uscire pubblicamente sono Matteo Doria e i membri della sua lista Civica «Amo Chivasso e le sue frazioni».

Isola pedonale in via Po, la minoranza si oppone

Sabato erano in piazza del Duomo a Chivasso con un gazebo per sensibilizzare sulla questione isola pedonale di via Po. A uscire pubblicamente sono Matteo Doria e i membri della sua lista Civica «Amo Chivasso e le sue frazioni». Un’uscita propedeutica all’ordine del giorno che hanno presentato e che dovrebbe venire discusso nel consiglio comunale la prossima settimana.

Le motivazioni

«No a voler complicare la vita a cittadini ed a visitatori della città cancellando anche i posti auto di via Po», si può riassumere così l’azione che stanno portando avanti su tutti i fronti. Spiegano Doria e Federico Savino: «Il centro di Chivasso è in carenza cronica di posti auto, cosa che rende difficoltoso l’accesso al concentrico a chi ha bisogno di raggiungere i servizi, ed allontana verso altri luoghi chi vuole fare shopping o anche solo “due passi in centro”. In un periodo così difficile, bisognerebbe pensare a come risolvere i problemi esistenti, e non a crearne di nuovi. Con queste scelte il sindaco Castello e l’assessore Centin stanno mettendo a rischio anche i posti di lavoro che ancora genera il commercio locale. La precedente amministrazione, guidata da Ciuffreda e nella quale Castello era assessore ai lavori pubblici, aveva già provato a fare l’isola pedonale proprio lì, tra l’incrocio con via Caduti e piazza Repubblica, ma dopo un periodo di prova l’avevano sospesa, intuendo che avrebbe arrecato più danno che profitto».
I due consiglieri insistono sul fatto che le isole pedonali non si possono fare semplicemente mettendo una palina di divieto. Proseguono: «Si deve prima pensare a realizzare le infrastrutture necessarie ad ammortizzare l’impatto che genera inevitabilmente la cancellazione dei posti auto (ad esempio con parcheggi interrati, come si sta facendo un po' ovunque), e se ciò non è possibile non si può pensare di volerlo fare ad ogni costo, alla faccia di tutti. Non si può dichiarare che i parcheggi fatti al canale Cavour o vicino al cimitero possano essere considerati “a servizio del centro”, sarebbe un insulto all’intelligenza dei cittadini. Il fatto che Castello e i suoi, nonostante le proteste ed il dissenso popolare, pare stia studiando di istituire strisce blu nei viali e tra i corridoi di palazzo Santa Chiara circoli un'ipotesi di previsione di spesa di oltre 500mila euro per una ipotetica pedonalizzazione di via Po, ci ha fatto capire che il tempo di sperare che “ mettano cognizione” è finito, ed è ora di agire».

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