Istruzione e cultura a Verolengo, il bilancio dei primi sei mesi di Borasio

Gli obiettivi già raggiunti.

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Istruzione e cultura a Verolengo, il bilancio dei primi sei mesi di mandato del primo cittadino Luigi Borasio. Mesi di lavoro con i suoi assessori.

Istruzione e cultura a Verolengo

Sono passati sei mesi dalla vittoria elettorale del primo cittadino Luigi Borasio. Mesi importanti dove sindaco e assessori hanno preso in mano la situazione per eseguire il proprio programma. E due dei settori nei quali l’Amministrazione si è gettata a capofitto sono stati quello scolastico e quello della cultura.

Il bilancio

«Con l’assessore Daniela Caminotto - spiega Borasio- abbiamo ottenuto già importanti risultati. Partiamo dalla scuola: i docenti delle nostre scuole, infatti, hanno avviato un corso con gli operatori della Comunità Mafalda per individuare i segnali oggettivi che potrebbero verificarsi in caso di possibili abusi su minori, dunque per saper riconoscere delle situazioni delicate. Abbiamo realizzato due nuove aule alla scuola primaria ricavandole da un unico e grande stanzone che risultava sottoutilizzato: oggi questi locali sono più fruibili. Abbiamo sistemato l’intonaco e poi dipinto quelle pareti che ne avevano necessità sia alla primaria che alla scuola media. Un altro intervento, che in prima battuta potrà sembrare banale ma che da anni veniva richiesto dalla dirigenza, è stato il posizionamento di un centralino alla scuola media così da velocizzare la possibilità di interloquire con il personale e i docenti».
Due però sono gli obiettivi centrati da Caminotto che Borasio vuole far risaltare: «Il primo è il lavoro, un lungo lavoro, per prevedere piani di rientro per tutte quelle famiglie che non hanno pagato negli anni il trasporto scuolabus e la mensa scolastica. E’ stato un lavoro delicato perché abbiamo affrontato situazioni non certamente semplici ma allo stesso tempo abbiamo dovuto far capire alle persone morose che i servizi che i loro figli utilizzano hanno dei costi e dunque, tutto devono contribuire se no ci saremo trovati nella situazione di avere anche altre famiglie che non pagavano perché stanche di dover sborsare del denaro quando altri non lo facevano. Sottolineo che la precedente Amministrazione ha sempre precisato che loro stavano facendo un grande recupero, eppure oggi scopriamo che ci sono famiglie che non pagavano da tempo ormai i servizi.
Il secondo grande risultato è quello inerente al pre e post scuola. Grazie alla presenza di Caminotto, che è anche una mamma e un’insegnante dunque ben comprende le esigenze e le dinamiche famigliari, abbiamo migliorato il servizio. Da quest’anno, infatti, è cominciato quasi immediatamente dopo l’inizio dell’anno scolastico grazie alla scelta di affidare il servizio all’associazione “Il Mondo di Alice” di Castelrosso (frazione di Chivasso) e ci ha permesso anche di ridurre i costi. Per ogni figlio, infatti, la retta è calata dai 20 ai 30 euro. Dunque un bel risparmio per i 10 mesi di frequenza, cioè dai 200 ai 300 euro a bimbi. E se pensiamo a chi ha due figli vuol dire un risparmio di 400/600 euro. Inoltre, con questa associazione abbiamo previsto l’utilizzo anche occasionale, come in caso di una riunione a scuola o di un impedimento famigliare. Il servizio, in questo caso, viene erogato dietro al pagamento di una quota giornaliera. Infine si è allungato anche l’orario. Oggi può esser utilizzato 7.30 alle 18.30 e dalle 16.20 alle 18.30».
Ma Caminotto si occupa anche di cultura: «In questo senso abbiamo avviato la collaborazione con la sezione Unitre di Verolengo, dalla precedente Amministrazione sempre rifiutata. A loro abbiamo concesso l’utilizzo di alcuni locali della scuola media - conclude Borasio - Abbiamo cominciato ad organizzare eventi in collaborazione con le associazioni del Chivassese, primo fra tutti il concerto promosso da “Gli Invaghiti” che ha visto la partecipazione di un artista messicano. Dal mese di marzo, poi, si avvieranno delle presentazioni di libri in biblioteca, naturalmente con la presenza dell’autore.
Un ottimo lavoro se si pensa che si siamo stati eletti il 26 maggio ma che l’azione amministrativa è partita solo dopo i primi giorni di giugno e che ad agosto siamo stati praticamente fermi per via delle ferie. Possiamo dire che questo è il risultato del primi veri 100 giorni di lavoro».

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