CRESCENTINO

La città piange Antonietta, memoria storica della città

Una donna formidabile che lascia un grande vuoto in questa realtà.

La città piange Antonietta, memoria storica della città
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Era la memoria storica di San Silvestro, frazione di Crescentino. Una donna formidabile che lascia un grande vuoto in questa realtà. Antonietta Bollo, infatti, era molto conosciuta, apprezzata, anche dai più piccini.

La città piange Antonietta, memoria storica della città

Di professione contadina, condivideva il lavoro, che aveva ereditato dai genitori con il fratello.
Antonietta aveva una memoria formidabile, ricordava perfettamente avvenimenti della sua infanzia. Ricordi che al tempo della sua giovinezza venivano tramandati a voce di generazione in generazione.
«Ricordi molto nitidi della Seconda Guerra Mondiale e di tutto quello che ne era seguito. - ricorda Clara - Ricordava persone conosciute quando era piccola e aneddoti riguardanti queste persone. Ha sempre dedicato molto tempo alla cura della chiesa con la pulizia settimanale e l’addobbo floreale della domenica o di particolari ricorrenze.
Essendo brava a cucire aveva realizzato una parte degli arredi: la stoffa ricamata a punto croce che scende dal leggio della altare è opera sua. Amava leggere, interessarsi di qualsiasi argomento, per questo per anni ha frequentato l’Unitre. Amava viaggiare e soprattutto amava i fiori e la compagnia delle persone. Era una persona solare pronta ad aiutare chi si trovava in difficoltà».

I ricordi

E tra coloro che in questi giorni hanno voluto ricordarla c’è anche l’amica Rosy: «Ho conosciuto Antonietta circa trent’anni fa, quando da Chivasso mi sono trasferita a San Silvestro. Antonietta era l’amica di mia suocera Livia e nostra vicina di casa. Insieme a mia suocera curavano i fiori nel suo grande giardino, con tanto amore e li utilizzavano per addobbare la piccola chiesa di San Silvestro. Viveva da anni sola e ha dedicato la sua vita alla comunità di San Silvestro in particolare alla Chiesa, dove, con la sua voce squillante ed intonata, era un’importante voce del coro. Oltre alla cura della chiesa in tutti i suoi aspetti, aveva ricamato una tela che è ancora presente come copri-leggio nella piccola chiesa.
La ricordo come una persona con un’acuta intelligenza e con la curiosità di una bambina, affamata di “saperi e conoscenze” alimentate dalla frequentazione, per diversi anni, dell’Università della Terza Età. Raccontava fiera quanto apprendeva e dei viaggi che faceva insieme al gruppo in giro per l’Italia e non solo. Era la memoria storica di San Silvestro e nell’ultimo anno ha donato con generosità alcuni racconti della sua giovinezza e i ricordi di guerra alla “Banca della Memoria” di Crescentino che custodisce le sue storie e che presto verranno restituite alla Comunità.
Mi insegnava a fare i Tirà e il Timbal, dolci tipici del territorio, mi donava i suoi preziosi semi di fiori che custodiva gelosamente, affinché potessero moltiplicarsi e ricordarmi di lei. Grazie Antonietta, sei stata una grande persona e la comunità sente la tua mancanza e a me lasci un grande vuoto. Ti voglio bene, riposa in pace».
Anche Antonella Dassano ha voluto ricordare Antonietta: «La nostra piccola comunità di San Silvestro, con la morte di Antonietta, ha perso l'ennesimo punto di riferimento: rappresentava la memoria storica del nostro paese. A lei ci si rivolgeva per conoscere i legami di parentela tra le famiglie, per riscoprire le antiche tradizioni, per approfondire le nostre origini, per ottenere consigli e suggerimenti, per creare lavoretti e composizioni con materiali diversi. Sempre molto aggiornata anche sull'attualità aveva una straordinaria fame di cultura. Leggeva, seguiva i programmi televisivi storici e scientifici, amava parlare, raccontare del passato e del presente e soprattutto amava collaborare in ogni occasione per rendere viva ed attiva la nostra comunità. Ci mancherà».

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