CRESCENTINO

La città piange Franco Cortese, papà del Praiet

Sempre presente con «Gli Amici del Teatro», era un portantino dell’Oftal a Lourdes

La città piange Franco Cortese, papà del Praiet
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«Franco Cortese, un nome che calzava a pennello per lui perché “Franco” nel dizionario di lingua italiana significa schietto, onesto e aperto mentre “Cortese” si definisce una persona affabile, gentile, ben educata. Ecco, il suo nome lo descriveva in maniera perfetta». Lo ricorda così l’amico di sempre Luca Corsato che da Franco ha ereditato la guida del gruppo Praiet.

La città piange Franco Cortese, papà del Praiet

Franco Cortese era un vero e proprio punto di riferimento per Crescentino. A lui si deve la nascita del gruppo Praiet, era infatti tra i fondatori. E’ di questa associazione ne è stato anche presidente dal 1999 al 2010, anni in cui con gli occhi colmi di tristezza annunciava la fine di tutto. «Ricordo bene quella cena di chiusura - racconta Luca Corsato - Aveva gli occhi colmi di lacrime perché stava spiegando che, a causa dell’incidente avvenuto a San Germano, sarebbe stato impossibile organizzare altri eventi, c’erano troppe difficoltà legate alla burocrazia e sicurezza. Ma quelle lacrime di tristezza ricordo che si trasformarlo in lacrime di gioia quando io e gli altri volontari annunciammo, qualche tempo dopo, che il Settembre Praiettese sarebbe stato organizzato, che avevamo trovato il modo affinché la tradizione non si spegnesse. Ecco, lì l’ho di nuovo visto sorridente e allegro».
Luca Corsato lo ricorda come una persona sempre presente, disponibile. «Il suo volto era sempre allegro - ricorda - Era passionale e socievole. Mai sopra le righe, era un uomo modesto che non si tirava mai indietro di fronte a nulla. Franco metteva l’anima e il cuore in ogni cosa che facesse. Al Praiet lascia un grande insegnamento: l’importanza di stare insieme, di esser uniti. Mancherà a tutti noi la sua allegria, la sia voglia di vivere che l’ha sempre contraddistinto. Anche quando non stava più bene, ma lo informavamo delle cene in sede, veniva anche se era sofferente».

Una vita per la comunità

Franco era un uomo di fede. Era tra le voci del Coro polifonico Città di Crescentino diretto dal figlio Davide.
«Mancherà Franco all'interno della Corale, nell'organizzazione e gestione di momenti religiosi e comunitari, nella collaborazione con le associazioni. Mancherà la sua gran voglia di fare, sempre per il bene degli altri. Mancherà il suo esempio» commenta Antonella Dassano.
Un uomo sempre al fianco di chi ne aveva più bisogno, sempre pronto a dare una mano quando possibile. Tant’è che anche l’Oftal lo ricorda con affetto, era uno dei loro portantini per i pellegrinaggi a Lourdes.
E c’è poi chi se lo ricorda sui palcoscenici dei teatri del territorio con la compagnia «Amici del Teatro» di Giovanni Mongiano.
«Ricordo uno spettacolo nel quale ricopriva i panni del lattaio - spiega ancora Corsato - Ad un certo punto lui appariva in platea, in mezzo al pubblico, con il suo carrettino dei gelati. In quel momento mi ricordo benissimo come contagiò tutto il pubblico presente».
Anche nel teatro, infatti, Franco ci metteva anima e corpo.
Non bisogna però mai dimenticare il suo grande impegno in città con la sua attività lavorativa. Lui, infatti, era il volto della Ferramenta Bich & Cortese. Franco, infatti, era socio in questa grande attività lavorativa, punto di riferimento non solo di Crescentino ma di tutti il Vercellese e Chivassese.
Anche il primo cittadino di Crescentino Vittorio Ferrero vuole ricordarlo: «Come moltissimi a Crescentino, sono addolorato per la sua scomparsa. Ci stringiamo alla moglie Michelina e ai figli. Franco è stato una persona che ha dato tanto a Crescentino sia come imprenditore commerciale poi nei tanti aspetti del volontariato civico, dall’aver fondato agli inizi degli Anni Ottanta il Rione Praiet all’impegno nel mondo cattolico con Oftal e Coro. E stato un donatore del sangue, altra attività importante. Crescentino perde una persona che ha dato tanto. E ricordo i tanti momenti vissuti con Franco e sono addolorato per la sua perdita».

Il lutto

Franco con la sua scomparsa all’età di 75 anni, lascia un grande vuoto nella vita della moglie Michelina, dei figli Davide, Daniele con Chiara, le adorate nipoti Sabrina e Samanta, il cognato Dario con Rita, i nipoti Fabio e Cristian con Arianna e Irene ed Elisa.
Il funerale è stato celebrato nel pomeriggio di venerdì 28 aprile.

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