La città piange l’ex vigile e autista dello scuolabus
Ha servito la comunità per ben 25 anni, dopo aver lavorato in diverse aziende fra cui l’Olivetti
Per venticinque anni ha indossato con fierezza la divisa della Polizia locale di Crescentino. Si è spento Ermindo Marforio.
La città piange l’ex vigile e autista dello scuolabus
Per venticinque anni ha indossato con fierezza la divisa della Polizia locale di Crescentino. Un servizio che ha sempre svolto con grande dedizione a partire dal 1972, anno in cui è entrato in servizio presso il Municipio della sua città.
Ermindo Marforio, infatti, era originario di Crescentino, città nella quale ha vissuto sino a quando non si è sposato. Una volta convolato a nozze, si è trasferito a Torrazza Piemonte, paese dove viveva sua moglie. E li ha vissuto sino a quando, appunto, dismessi gli abiti da operaio all’Olivetti di Ivrea, è stato assunto a Palazzo Caretto.
Il ricordo
«Papà prima di diventare agente di polizia municipale - racconta la figlia Barbara - ha lavorato in diverse aziende come operaio. Poi ha superato le prove ed è entrato in servizio a Crescentino. A quel punto ci siamo trasferiti lì.
Papà è stato vigile urbano, messo comunale e anche autista dello scuolabus cittadino».
Ermindo Marforio, classe 1946, ha prestato servizio a Crescentino sino al 1997. Ha vissuto la città in maniera sempre attività. Ricordava con fierezza la sua presenza alle manifestazioni e alle celebrazioni con il Gonfalone della città. Ermindo ha vissuto anche l’alluvione del 1994, il disastro della furia dell’acqua.
«Papà era un uomo alto e magro con la barba nera - ricorda la figlia - Sapeva farsi rispettare e far rispettare le regole ai bambini che salivano sul pulmino che lui guidava. Ricordo anche le tante multe che faceva per far rispettare il codice della strada».
«Ex vigile urbano del comune di Crescentino fino al 1997, anno in cui andò in pensione. Uomo appassionato del suo lavoro da anni aveva lasciato Crescentino per trasferirsi a Casale Monferrato dove ha vissuto gli ultimi anni. Lo ricordiamo con affetto» così scrivono gli ex colleghi Ernesto, Raffaella e Mary i quali porgono alla figlia Barbara le loro condoglianze.