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La Collina piange Vannicola, componente della cantoria e bassista della band Mystics

Era una persona molto conosciuta e stimata. Grandi i suoi traguardi negli Anni Sessanta

La Collina piange Vannicola, componente della cantoria e bassista della band Mystics
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Il paese di Brusasco  piange un suo amato e stimato concittadino. Lo scorso fine settimana è infatti mancato Alessandro Vannicola conosciuto da tutti con il diminutivo di Sandro.

La Collina piange Vannicola

Sandro aveva 70 anni e una passione per la musica e il canto infatti era un componente molto attivo della cantoria di Brusasco, una persona molto legata all’ambiente parrocchiale e non si tirava mai indietro quando si prospettava qualcosa da fare. Sandro aveva un fare pulito e sincero, aspetto questo del suo carattere che è stato riconosciuto da molti tant’è che appresa la notizia della sua scomparsa, sono tanti coloro che fisicamente e virtualmente si sono stretti al fratello Beppe e Franca, agli adorati nipoti e ai pronipoti. Era una persona conosciuta in tutta la collina e nel Chivassese.
La passione per la musica lo ha sempre accompagnato sin da quando era giovanissimo infatti, negli Anni Sessanta era bassista della band Mystics. Questo gruppo musicale si esibiva molto spesso, in quegli anni, nelle feste di paese, nelle sale da ballo e apriva le serate di artisti come Mal e Gipo Farassino. Tra i musicisti era nato anche un grande rapporto di amicizia e non sono mancati i grandi traguardi. Infatti, nel 1969 The Mystics vinsero la medaglia d’oro, il primo premio al Festival dei complessi di Chivasso. Gli anni vissuti nella band furono di grande entusiasmo per Sandro e per gli altri componenti anche perchè il ottennero un buon consenso tra il pubblico.

Il ricordo di Beppe Crovella

Ed è proprio in questa triste circostanza che il musicista Beppe Crovella anche lui nei The Mystics ricorda con parole molto toccanti il suo amico: «Ricordo la domenica in cui lo conobbi.
Era nel garage di casa mia dove io e Mario, batterista, ci trovavamo spesso a provare, cercando di mettere su un complesso. Sperando di trovare i musicisti giusti, i migliori sulla piazza. Quel giorno “provammo” con Sandro.

Chiesi a mio fratello Arturo di venire a suonare qualche pezzo lui di persona, con Sandro e Mario per darmi il suo parere da esperto. Mio fratello era l'esperto da consultare per la sua lunga esperienza con orchestre e complessi. Lui "sapeva sentire"!
Dopo poche battute mio fratello guardò verso di me sorridente e dal labiale capii che mi diceva “Al Suna, al suna”. (Sa suonare davvero). Aveva capito subito la tua musicalità, Sandro, che ci sapevi fare! E da li è nata la nostra storia insieme in musica e amicizia. Le prove avevano la stessa intensità delle serata nelle sale da ballo o sui balli a palchetto con gli amici e le amiche che si trovavano con noi nel garage. Neanche il freddo delle sere di autunno e di inverno ti fermava: tantomeno la “nebbia a muro” di quegli anni ti impediva di venire da me con la tua moto da Brusasco. A volte ti veniva a prendere mio padre con l’Appia. Ricordavamo spesso quella sera in cui con le strade ghiacciate mentre ti portava a casa, prima di entrare in Cavagnolo la macchina cominciò a sbandare a destra e sinistra e mio padre urlò “Tenti Sandro, Tenti!” (Tieniti forte Sandro): Dopo qualche giravolta sul ghiaccio, mio padre ce la fece acrobaticamente a tenere l'Appia in strada e fermarne quelle giravolte impazzite sul ghiaccio! Sono grato ai Mystics e a te Sandro per quegli anni passati insieme, pieni zeppi di emozioni, colmi di eccitazione. Rimangono anni tra i più belli della mia vita.
Ne ricordo una per tutte di quelle emozioni: al festival dei complessi di Chivasso con i Rogers come giuria. Lo vincemmo, facendo “Cosi’ Ti amo”; “Fortuna”; “Crimson and clover” (con quel giro di basso da solo, un momento in cui l’attenzione era tutta su di i te) ed il nostro pezzo forte “Save Me”.
Fu incredibile! A 16 anni in quella serata vissi l’emozione più forte della mia.

Nel tempo ho realizzato che quella notte scattò qualcosa dentro di me, grazie a quelle fortissime emozioni provate con te ed i Mystics quella sera nel teatrino di Chivasso dentro di me capii che nient’altro al mondo mi avrebbe dato la possibilità di vivere emozioni cosi intense come la musica: decisi che avrei fatto il musicista! E anche nei Mystics quella sera scatto qualcosa: diventammo più consapevoli, più forti! Ci abituammo a dare sempre il massimo, come al Festival! Ti ringrazio con tutto il cuore di esser stato parte della nostra combriccola!
Nella mia vita ho avuto la possibilità di girare l’Italia ed il mondo e di avere molte soddisfazioni, importanti riconoscimenti con la musica, ma il ricordo di quella sera al Teatrino di Chivasso, ricordo intriso di mille particolari e innumerevoli vibrazioni è rimasto nel tempo chiaro, limpido ed indelebile..
Grazie Sandro per quei bei momenti passati insieme negli Anni 60.
Grazie per esser stato un amico caro, buono, leale e sincero tutta una vita».

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