CRESCENTINO

La comunità piange l’ultimo capostazione

Giacomo Maiellaro si è spento a 88 anni

La comunità piange l’ultimo capostazione
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Crescentino piange il suo ultimo capostazione, Giacomo Maiellaro. Ero originario di Polignano a Mare dove tornava spesso per le vacanze.

La comunità piange l’ultimo capostazione

Crescentino piange il suo ultimo capostazione, Giacomo Maiellaro. Originario di Polignano a Mare dove tornava spesso per le vacanze, anche insieme ai nipoti, ha vissuto qui la sua adolescenza. nelle Ferrovie dello Stato, aveva 20 anni. Per lavoro si è trasferito a Vigevano dove ha conosciuto, più precisamente a Borgo San Savino l’amore della sua vita, la sua sposa Maria Rosa. Qui si sono sposati e hanno iniziato a far crescere la propria famiglia. Poi il trasferimento a Tromello (vicino a Garlasco) e infine nel 1974 l’ultimo trasloco, a Crescentino.
«Papà si è dedicato, fino al 1996 quando è andato in pensione, alle stazioni di Crescentino e Torino Porta Susa - ricorda la figlia Susanna - A Crescentino ha sempre voluto abitare in stazione, non l’ha mai voluta lasciare. E lì si è spento. A lui piaceva vivere in quell’alloggio. Il mio papà adorava i treni e con lui si chiude il capitolo della storia della stazione della città, una storia durata 49 anni».

L'amore per Polignano

Giacomo era un uomo sempre disponibile e molto cordiale. Sono tanti coloro che in città, in questi giorni di dolore, lo ricordano con grande affetto. Così anche i pendolari, chi tutti i giorni si recava in stazione, quella che era la sua casa.
«Mamma Maria Rosa si è spenta il 14 dicembre del 2020 - racconta ancora la figlia - Si erano sposati nel 1959 e in occasione dei loro 50 anni di matrimonio siamo tornati lì dove si sono incontrati e sposati: erano felicissimi.
Con papà, si tornava spesso a Polignano a Mare. I nostri Natali li abbiamo sempre trascorsi lì, a casa della nonna. Papà era molto legato alla sua terra d’origine. Proprio lì aveva avuto modo di conoscere Domenico Modugno.
E quando è andato in pensione, portava i nipoti in estate».

E proprio grazie al suo lavoro, Giacomo aveva conosciuto altre personalità come Papa Giovanni XXIII e Mogol.

Giacomo, dopo il funerale che è stato celebrato lunedì 9 gennaio nella chiesa parrocchiale di Crescentino, riposa nel cimitero cittadino dove sentirà ancora il passaggio dei treni.

A ricordarlo in questi giorni sono stati tantissimi crescentinesi, tantissimi amici che hanno trascorso con lui gli anni più belli della sua vita.

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