La denuncia gli si ritorce contro, condannato Giuseppe Deluca
Il fascicolo era stato aperto d’ufficio dal pubblico ministero Gianfranco Colace.
La denuncia gli si ritorce contro, condannato Giuseppe Deluca di Brandizzo. Il fascicolo era stato aperto d’ufficio dal pubblico ministero Gianfranco Colace.
La denuncia gli si ritorce contro, condannato Deluca
Era il 6 maggio 2019 quando nelle aule del tribunale di Torino si svolgeva la prima udienza del processo che vede imputato per calunnia Giuseppe Deluca, Paolo Franchino e Anna Maria Fiorito.
Il fascicolo in questione era stato aperto d’ufficio dal pubblico ministero Gianfranco Colace e gli imputati erano a processo per calunnia nei confronti di quattro carabinieri della stazione di Piossasco. I militari, infatti, erano stati oggetto di due esposti presentati dai tre in seguito a dei controlli effettuati nel centro ippoterapico di Piossasco, al seguito del quale erano state elevate alcune sanzioni amministrative. Negli esposti presentati, gli imputati ipotizzavano reati di abuso di potere, falso in atto pubblico, abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio. Il Gip questa vicenda l’aveva archiviata, ma a quel punto la Procura aveva aperto d’ufficio il fascicolo per calunnia.
Condannato
E ora, il primo grado di giudizio si è chiuso con la condanna dei firmatari delle querele. Tra i condannati a 2 anni e 9 mesi c’è anche Giuseppe Deluca, noto brandizzese, che ricopre oggi il ruolo di capogruppo di opposizione in Consiglio comunale.
E’ proprio Deluca che commenta la sentenza: «La questione riguarda vicende accadute nell'ambito di un mio precedente lavoro da privato cittadino nel 2016 e nulla ha a che fare con gli impegni politico-istituzionali che porto avanti da oltre vent’anni e che comunque non vengono in alcun modo intaccati. In un esposto con altri lavoratori erano stati fatti rilevare all'attenzione dell'autorità giudiziaria dei fatti accaduti, mi ritengo completamente estraneo a quanto a mio carico e proprio per questo è stato fatto appello. Sono assolutamente sereno, ritengo di poter dimostrare nei successivi gradi di giudizio la mia buona fede e veridicità di quanto accaduto, come prescrive il codice invito ad attendere la definitiva conclusione della vicenda prima di esprimere giudizi di merito».
Dunque, Deluca ora attende l’avvio del processo in Appello per dimostrare la sua innocenza.