La Finanza blocca un traffico di clandestini dall'Africa: presi tre passeurs
La Guardia di Finanza, al termine di un’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha eseguito un provvedimento cautelare personale nei confronti di tre guineiani che, in ragione delle loro attività illecite, erano soliti soggiornare, anche per lunghi periodi, a Malta e in Piemonte.
Tre passeurs africani beccati dalla Finanza: hanno fatto entrare in Italia (a pagamento) almeno 45 clandestini. La Guardia di Finanza, al termine di un’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha eseguito un provvedimento cautelare personale nei confronti di tre guineiani che, in ragione delle loro attività illecite, erano soliti soggiornare, anche per lunghi periodi, a Malta e in Piemonte.
Erano veri e propri "passeurs"
Come riporta il sito di informazione online del Gruppo Netweek PrimaTreviso, i tre stranieri sono responsabili del reato di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina. Agendo come veri e propri passeurs, hanno favorito l’ingresso irregolare nel territorio nazionale di almeno 45 clandestini di origini africane, ricorrendo a voli di diverse compagnie aeree tra Malta e l’Italia. In pratica facevano sbarcare gli immigrati clandestini negli aeroporti di Roma, Torino e Treviso. Dal capoluogo piemontese, poi, spesso questi disperati si spostavano verso il confine con la Francia nel tentativo di passarlo a piedi scarpinando ore e ore sui sentieri di montagna. Un tragitto rischioso, che a volte è costato la vita ai clandestini. E non è la prima volta che accade: solo pochi giorni fa erano finiti in manette altri tre passeurs a Borgo San Dalmazzo.
L'indagine delle Fiamme Gialle
Le investigazioni condotte dai finanzieri hanno preso avvio nel dicembre 2019 quando, presso l’Aeroporto di Treviso, furono fermati due clandestini africani, provenienti da Malta, che avevano lo stesso passaporto contraffatto, la cui identità apparteneva in realtà a una terza persona.
Grazie all’incrocio delle informazioni ottenute tramite le intercettazioni telefoniche, l’analisi delle liste passeggeri e delle prenotazioni di volo delle diverse compagnie aeree, la consultazione delle banche dati del Ministero dell’Interno e l’esame dei conti correnti bancari degli indagati, le Fiamme Gialle hanno ricostruito il collaudato sistema illecito, ideato dai tre (che provengono dalla Guinea Bissau) per introdurre clandestinamente in Italia decine di immigrati africani, utilizzando Malta come scalo. Gli stranieri irregolari provenienti dal continente africano, prima di essere definitivamente trasferiti in Italia, venivano infatti condotti nell’isola, dove potevano disporre di un alloggio temporaneo, fornito dagli stessi indagati.
Fino a 700 euro per immigrato
Successivamente, sfruttando documenti di identità contraffatti o intestati ad altri soggetti compiacenti, i tre delinquenti facevano imbarcare gli immigrati a bordo di voli aerei, con destinazione gli aeroporti di Treviso, Roma e Torino oltre che a bordo di traghetti diretti a Catania. La tariffa fissata per ciascun ingresso irregolare variava tra i 450 e i 700 euro a clandestino. Su richiesta della Procura, alla luce della gravità del quadro indiziario, il Giudice per le indagini preliminari ha disposto nei confronti dei tre passeurs la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza: non possono uscire di casa tra le 21 e le 06. Un provvedimento giudicato da alcuni forse un po'... "morbido" calcolando che il reato è comunque grave: favoreggiamento dell'immigrazione clandestina (pena fino a cinque anni di carcere più multa di 15.000 euro per ogni clandestino fatto entrare).
Questa dunque la notizie dei passeurs africani bloccati dalla Finanza perché importavano clandestini in Italia.