il ricordo

La Luxottica piange la sua dipendente

Montuori aveva 47 anni e da quasi un anno era in cura per una forma di leucemia che non le ha dato scampo

La Luxottica piange la sua dipendente
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Una tragica notizia quella della scomparsa di Enza Montuori che ha scosso l’aria di festa e gli animi di tutto coloro che l’hanno conosciuta e stimata.

La Luxottica piange la sua dipendente

Enza aveva 47 anni, era molto legata alla sua famiglia, al marito Roberto Villella, ai figli Luca e Alessia, alla mamma Anna, il suocero Aldo e il fratello Mimmo con la moglie Roberta.

Era un persona molto apprezzata sia dagli amici che dai colleghi della Luxottica di Lauriano dove Enza svolgeva il suo lavoro da 12 anni con grande professionalità.

Il ricordo

Ed è proprio Elisa con i suoi colleghi che ha scritto una lettera molto toccante: «Eccomi qui a scriverti queste ultime righe. Ora che tu cammini tra le stelle sento il bisogno di regalarti un ultimo discorso. Sono qui a scriverti e a farmi portavoce dei tuoi colleghi Luxottica che ti volevano bene. Quante ne abbiamo fatte insieme. Che belle che era...le nostre risate. Il tuo altruismo, le nostre incazzature. Le nostre mangiate insieme, le chiacchierate ma soprattutto le tue marachelle. Portiamo questi anni con noi, nei nostri cuori e ne facciamo tesoro. La tua assenza è dura da sopportare, ma ringraziamo Dio per averci fatto conoscere una collega e un’amica come te, eri unica. Sei sempre stata una roccia, una forza della natura fino al tuo ultimo respiro. La mia spalla e io la tua. Fai buon viaggio amica mia, questo non è un addio è solo un momentaneo arrivederci al prossimo incontro per non separarci mai più».

La battaglia contro la leucemia

Aveva un carattere forte, una personalità che veniva vista come un punto di riferimento visto che era in grado di dare forza e coraggio a chiunque la circondasse.
Non si perdeva mai d’animo e la determinazione era una sua grande dote. Tutti aspetti del suo carattere che la malattia non ha affatto scalfito anzi, Enza è stata una guerriera sino alla fine.
Aveva 47 anni e si era ammalata di leucemia a febbraio del 2022 e aveva intrapreso il percorso di terapie all’ospedale Molinette di Torino.

E proprio lì che aveva conosciuto Giulio Bosso che oggi la ricorda: «Io ed Enza avevamo scoperto di avere la leucemia allo stesso modo: io con una donazione di plasma e lei con una di sangue. Abbiamo condiviso il percorso di cure per circa un mese e in quel lasso di tempo ho percepito che era una donna che stava lottando e che voleva guarire. Era molto fiduciosa di farcela.
Quando si condivide un percorso come questo emerge una sorta di solidarietà e la scomparsa di una persona come Enza è difficile da accettare. Non nascondo che la scomparsa di Enza mi ha segnato perchè pensi a molti aspetti del percorso, pensi alla malattia...».

I suoi cari

Come abbiamo detto, Enza era molto legata ai familiari e accettava con molto entusiasmo le rimpatriate con i cugini ed è proprio sua cugina Federica che oggi lascia un messaggio di dolore e di grande affetto: «Qualcosa si è rotto.. da oggi in poi mancherà un pezzo.. un gran bel pezzo di tutti noi.. avremo sempre il cuore fermo, un po’ freddo. Non potremmo mai riprendere le nostre vite come volevi tu perché da oggi per noi sarà tutto diverso e vuoto. Una vita senza Enza non può essere una vita, ci possiamo adattare, quello sì ma non promettiamo di riuscirci perché il dolore è troppo forte, troppo. Fa mancare il respiro! Il tempo è l’unica cosa che deve passare... dovrà aiutarci ad accettare tutto questo perché non possiamo credere che sia tutto vero. Hai sempre dato tu la forza a noi di accettare la tua malattia: è paradossale! Sei stata una vera forza della natura, un esempio di come si affrontano i veri problemi della vita. Sarai sempre nei nostri pensieri quotidiani, nel nostro cuore e nella nostra mente. Ti voglio bene cugina mia e te ne vorrò per sempre. Ovunque tu sia».

I funerali di Enza si sono svolti lunedì 9 gennaio nella chiesa di Santa Maria a Settimo Torinese, una cerimonia molto commovente in cui la figlia della donna ha lasciato un’impronta indelebile della grande personalità della mamma.

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