TORRAZZA PIEMONTE

La malattia ha vinto Donatella, mamma e nonna molto speciale

Da cinque anni lottava con grande forza e coraggio contro un tumore raro

La malattia ha vinto Donatella, mamma e nonna molto speciale
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E’ venerdì mattina quando la notizia della scomparsa all’età di 58 anni di Donatella Poliodori ha lasciato sotto choc l’intera comunità non solo di Torrazza Piemonte ma di tutto il Chivassese.

La malattia ha vinto Donatella

Una grande combattete, che non si è mai arresa al male che cinque anni fa aveva scoperto. Una forma di sarcoma molto raro che sperava di riuscire a vincere perché aveva ancora tanti sogni da realizzare, tra cui veder crescere il suo nipotino che tanto amava.
«Mia mamma – racconta la figlia Federica Bogetto – si era ammalata cinque anni fa, ha combattuto tantissimo. Aveva una forza ed una voglia di vivere impressionante. Durante la battaglia ha incontrato tante persone all’ospedale Candiolo dove era seguita».
E proprio per questo centro che, in occasione del suo compleanno, Donatella aveva avviato una «Raccolta fondi per Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro».

I ricordi

Donatella, nata e cresciuta nella sua Torrazza, è stata ricordata come una persona buona, sempre disponibile come spiega ancora la figlia Federica: «Era una persona tenace, molto solare, buona con tutti. Era molto espansiva ed era molto sensibile, le volevano tutti bene. Aiutava tutti».
Donatella era una donna autonoma, che non voleva pesare sugli altri: «Mamma ha sempre fatto lavori pesanti, era una gran lavoratrice. Lavorava con passione perché ha sempre amato essere indipendente, fin da quando era ragazza. Lavorava tanto e quanto un uomo, è stata un’operaia. Ultimamente lavorava in una impresa di pulizia».
Tra le cose che amava c’era sicuramente il mare. Adorava passare le domeniche con Enzo e la sua famiglia in montagna, a mangiare tutti insieme
Con l'arrivo del nipotino, si è dedicata molto anche a lui. Era felicissima e tutto quello che la sua malattia le permetteva di fare, lo faceva. Ha aiutato tantissimo la figlia Federica, era la forza che la mandava avanti.
A ricordarla anche l’amica di sempre Paola Banda: «Noi ci siamo conosciute da bambine, abitavamo tutte e due vicino alla stazione di Torrazza. La sua, famiglia di giostrai, si era fermata definitivamente a Torrazza. Abbiamo vissuto l'infanzia e l'adolescenza assieme, poi con la crescita ci siamo perse un po'. Ognuno a formato la sua famiglia, ma la nostra amicizia è sempre rimasta. Ci siamo poi ritrovate sul posto di lavoro. Donatella è sempre stata una ragazza solare, rispettosa dell'amicizia che ci legava anche se non ci frequentavamo, sempre con il sorriso e quando eravamo al lavoro e ci vedevamo in pausa mi diceva “Ciao coscrit ci fumiamo una sigaretta”. Di certo non la potrò mai dimenticare, nella sua malattia è stata una leonessa, non si è mai abbattuta».
Donatella non ha vinto la sua battaglia contro il male. Così giovedì 24, il suo cuore ha smesso di battere lasciando un grande vuoto nella vita del compagno Enzo, della figlia Federica, del nipote Leone, del papà Evasio, della mamma Maria e dei fratelli Daniele e Diego.
Il funerale è stato celebrato nel pomeriggio di sabato 26 agosto.

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