MONTANARO

La Pro Loco piange il volontario d’oro

Luigi Moras, 75 anni, è mancato dopo una breve malattia.

La Pro Loco piange il volontario d’oro
Pubblicato:

La Pro Loco di Montanaro piange il volontario d’oro. Luigi Moras, 75 anni, è mancato dopo una breve malattia.

La Pro Loco piange il volontario d’oro

Un uomo che credeva molto nel volontariato, sempre pronto a partecipare ad ogni iniziativa come fosse una missione. Voleva bene al paese ed alla gente, a dimostrarlo la sua disponibilità totale, sempre fatta con assoluta modestia. Luigi Moras, 75 anni, è mancato dopo una breve malattia. Luigi era entrato a fare parte della Pro Loco qualche anno fa ed ha continuato a collaborare per tutto il tempo in cui è stata presidente Vilma Bassino. Si è distinto per essere stato un collaboratore assiduo. Lui c’era sempre quando c’era da collaborare per la «sua» Montanaro ma anche quando c’era da spostarsi in altri paesi. Il sorriso e la cordialità erano il suo biglietto di visita e, con lui, sempre insieme, la moglie Paola, immancabile volontaria della stessa associazione.

I ricordi

«Ci uniamo nel dolore per la scomparsa di Luigi alla moglie Paola e a tutti coloro che gli hanno voluto bene - riferisce la Pro Loco guidata dal Presidente Pier Carlo Dasso - A Luigi, da parte del direttivo, va il più sincero grazie per il grande lavoro svolto per la Pro Loco». Sono tante le persone a ricordarlo e a lasciare un pensiero commosso. «Senza fare rumore in linea con il suo modo garbato di essere presente e disponibile si è spento Luigi- scrive un amico- Lo abbiamo visto tante volte, spesso anche da solo, lavorare sodo per la Pro Loco. Per dare una mano, come diceva, e per fare in modo che la gente trovasse ospitalità e conforto in quelle iniziative cui si è dedicato anima e corpo sino a pochi anni fa. Grazie per quanto hai fatto per la nostra comunità». Un legame forte è poi stato quello con il consigliere comunale Simone Debernardi. «Un grande amico- ricorda Debernardi- Una persona veramente buona ed affabile, legato alla sua terra e alla sua famiglia. Adorava il volontariato che conciliava con un’altra passione, la montagna. Quando mi parlava della montagna, della sua casa a Ronco Canavese, vedevo trasparire in lui sempre la stessa passione di sentimenti delicati che ora, con la sua scomparsa, mi appaiono ancora più importanti, irripetibili. Siamo sempre stati vicini, negli ultimi mesi, mi diceva che voleva lasciare tutto a posto prima di andarsene ed io ho cercato di aiutarlo. L’ultima volta che l’ho sentito poco prima di morire mi ha detto: «Simone, per favore, mi fido di te, fai che sia tutto a posto ed aiuta Paola». Queste sue ultime parole, questo suo toccante addio resterà sempre nel mio cuore».

TORNA ALLA HOME PAGE

Seguici sui nostri canali