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La tragedia nel bosco: addio Cesco

L'allarme lanciato dalla famiglia

La tragedia nel bosco: addio Cesco
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Tanto il dolore per la prematura scomparsa di Francesco Santià, per tutti «Cesco», mancato a 55 anni per un malore improvviso.

La tragedia nel bosco

Un tranquillo weekend immerso nella natura ha purtroppo avuto un triste epilogo. La sua famiglia, preoccupata per avere perso i contatti con lui nello scorso fine settimana, ha lanciato l’allarme quando non l’ha più visto fare ritorno dalla sua abituale gita nel bosco a bordo del suo inseparabile Fiorino adibito a camper. Francesco, conosciuto per la sua passione per la natura e per le attività all’aria aperta, amava passare i fine settimana a contatto della natura, anche vicino ai laghi o ai fiumi.

«Non è mai accaduto che Francesco tardasse tanto a tornare a casa - ricorda il fratello Giuseppe - L’abbiamo cercato ma non riuscivamo più a raggiungerlo al telefono. Abbiamo provato a chiamarlo più volte, ma nulla. Poi quando abbiamo visto che non rispondeva più ai messaggi, e lui lo faceva sempre, abbiamo cominciato a preoccuparci. E’ stato allora che ci siamo rivolti alla Polizia di Vercelli ed i Carabinieri sono allora immediatamente intervenuti che ringraziamo per il pronto intervento». Le forze dell’ordine, dopo avere avviato immediatamente le ricerche, grazie all’intercettazione della sua scheda telefonica, sono riusciti a localizzare la posizione di Francesco, a Formigliana.

«Siamo andati sul posto - ricorda il fratello - e da lontano abbiamo subito riconosciuto il suo Fiorino nel bosco. Ma, purtroppo per lui non c’è più stato nulla da fare».

E’ stato un infarto improvviso a strappare Francesco troppo presto alla vita mentre stava godendo nel suo Fiorino camperizzato della quiete del bosco.

Amava la natura

«Mio fratello amava immensamente la natura, il destino ha voluto mancasse nel posto a lui più caro – ricorda il fratello- Da militare aveva fatto il paracadutista ed ancora conservava quell’abbigliamento che evoca tanto la natura. Era un appassionato di pesca, funghi e animali. Era un ragazzo sereno, gioioso, cordiale, aveva un cuore d’oro, non l’ho mai visto litigare con nessuno, andava d’accordi con tutti. Un gran lavoratore che staccava la spina soltanto per queste uscite nel verde». Lavorava da operaio presso Kuehne+Nagel srl a Torino.

L'ultimo saluto

I colleghi e e i dirigenti si sono stretti al cordoglio della famiglia, numerosi i presenti ai funerali celebrati mercoledì 5 febbraio nella chiesa parrocchiale.

Francesco lascia l’amata mamma Maria, i cuoi cari figli Benedetta con Adrian e Jacopo, la moglie Maria, i fratelli Gian Piero, Giuseppe con Rita, gli zii Gaetano e Margherita.

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