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L’addio a Carla, commerciante con la passione per viaggi e sport

Amante del Carnevale di Chivasso, si era anche dedicata al mondo del volontariato

L’addio a Carla, commerciante con la passione per viaggi e sport
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Carla Cena, per tutti «la Carla dal Baragin», mancata all’età di 83 anni, lascia un caro ricordo fra tutti coloro che l’hanno conosciuta sia a Montanaro che a Chivasso.

L’addio a Carla Cena

Carla era nata nella cascina Baragin, a Chivasso, ed a questa città era molto legata tant’è che per trent’anni ha gestito un negozio di abbigliamento in via Roma. «Era un negozio non solo di abbigliamento, ma anche di merceria, intimo, filati e cosmetici - ricorda la figlia Elena - Nel suo negozio si trovavano capi di abbigliamento ricercati. Mia mamma era una commerciante all’avanguardia che ha vissuto un periodo economico bello. E’ stata una delle prime a pensare di dare lavoro a persone in difficoltà, un’idea rara e moderna a quei tempi. Si faceva aiutare per facili lavori da ragazze con disabilità, in quel modo le aiutava a dare un senso alle loro giornate. E’ stata una delle prime donne a prendere la patente. Era poi sportiva, i suoi sport preferiti erano il nuoto e lo sci. Inoltre, era appassionata del Carnevale di Chivasso, ogni anno non aspettava altro che sfilare con abiti che si cuciva lei stessa a mano». Quando si sposò, Carla andò a vivere a Montanaro.

Il ricordo

«Insieme a mio papà ha fatto una vita felice - dice Elena - Viaggiavano tanto, hanno girato il mondo intero. Sono andati ai Caraibi, in Africa ed hanno visto le cascate del Niagara. Questi viaggi davano loro la possibilità di aprire la mente al mondo esterno, tornavano sempre felici». Tutti ricordano Carla come una donna solare e gentile. Sempre distinta, possedeva uno stile proprio impeccabile. «Negli ultimi anni - ricorda Elena - mia madre pensò di dedicarsi al volontariato di Montanaro. Possedeva interessi culturali che la spinsero ad unirsi all’associazione «Amici del castello e del Complesso Abbaziale di Fruttuaria». Questa associazione adesso non c’è più, ma fino ad alcuni anni fa era molto attiva. Mia mamma si occupava delle attività di logistica. Preparava i ricevimenti delle mostre organizzate presso la chiesa di Santa Marta e pure accompagnava le comitive in visita ai monumenti del Complesso Abbaziale e negli itinerari in campagna vicino al fiume Orco. Insieme alle altre volontarie si era creato un clima di amicizia e di rispetto reciproco, erano tutte unite dalla volontà di valorizzare i monumenti locali e la memoria storica attraverso numerosi progetti culturali. Mia mamma è stata Vicepresidente dell’associazione Amici del Castello e del Complesso Abbaziale di Fruttuaria. Seppur questa associazione è poi stata chiusa, mia mamma ha continuato a mantenere buoni rapporti con le altre volontarie e ad avere interesse per gli aspetti culturali del nostro paese». Carla lascia la figlia Elena, con l’affezionato nipote Fabio con Marta, la sorella Rita con Monica, il cugino Bruno con Maddalena e Davide.

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