una grande perdita

L’addio a Regis, ex sindaco sempre tra la sua gente

Un uomo che ha dedicato anima e corpo alla sua Cigliano.

L’addio a  Regis, ex sindaco sempre tra la sua gente
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Franco Regis, un uomo che ha dedicato anima e corpo alla sua Cigliano, si è spento lasciando un grande vuoto in questa comunità.

Addio a Regis, ex-sindaco

Regis era un sindaco di altri tempi, un sindaco tra la gente e per la gente che ha scritto pagine importanti nella storia di questa cittadina del Vercellese. Un uomo che teneva molto al paese e che ha lottato sempre per i propri ideali tant’è che lo scorso autunno era sceso al fianco dei genitori per chiedere la dimissioni del sindaco Diego Marchetti di cui non condivideva obiettivi e programmi. Aveva parlato con il cuore in mano, aveva cercato di aiutare quei genitori che ancora oggi non condividono il progetto del sindaco. E come ha lottato in quell’occasione, così ha sempre fatto.

I ricordi di Rigazio e di Filippi

«Ci si vedeva spesso davanti a scuola e l’idea di non vederti più e non sentire più la tua voce gioviale raccontare, già al mattino, le tue barzellette che mettevano buonumore, mi rattrista profondamente. - ricorda Anna Rigazio - Nonno fantastico per i tuoi nipoti. Padre sempre disponibile per i tuoi figli. Uomo con sani principi e con la volontà di aiutare concretamente gli altri. Uomo che amava davvero Cigliano.
Abbiamo un’esperienza in comune io e te: essere stati sindaci di Cigliano e proprio per questo abbiamo rivolto un appello accorato all’attuale sindaco per invitarlo a rivedere le sue posizioni. Il forte senso civico e il tuo proverbiale buon senso hanno guidato il tuo passionale intervento in piazza a ottobre tanto che i tanti Ciglianesi presenti avevano gridato “Franco Sindaco subito”.
Voglio pensare che già da oggi tu porti il tuo buon umore lassù e continui a sostenere i tuoi cari quaggiù!».
Anche Bruna Filippi ha voluto ricordarlo: «Franco è stato un marito, un padre ed nonno esemplare. Un uomo dotato di grandi competenze che ha saputo donare con spirito di dovere alla sua comunità. Sempre sorridente, con la battuta pronta, ha fatto parte di numerose associazioni, partecipando attivamente a tutto ciò che portava beneficio al suo paese. In una preziosa raccolta ha racchiuso tutti gli eventi ludici, culturali, istituzionali di Cigliano in filmati. La storia di Cigliano degli ultimi cinquant'anni, un bene davvero prezioso. Amato da tutti i suoi concittadini, lascerà un grande vuoto. Ci ha lasciato il grande valore della sincerità e della umanità. Un bravo sindaco».

Bobba: pensava al bene della comunità

Luigi Bobba lo ricorda così: «Non c'era occasione di incontro per le vie del paese o al termine di qualche riunione, dove Franco non estraesse, dal suo repertorio quasi infinito, una delle tante barzellette che conosceva, suscitando un sorriso o una risata ai suoi interlocutori. Sì, voglio ricordarlo innanzitutto in questo tratto di simpatia umana e di capacita' di portare una ventata di buon umore nei momenti più diversi della vita di una comunità. La comunità è quella di Cigliano a cui ha voluto bene e che ha servito in diversi modi: come consigliere comunale e come sindaco. Con l'impegno nelle associazioni di volontariato, l'Avis e il gruppo di Protezione civile. Nella comunità cristiana attraverso il Consiglio Pastorale e l'animazione dei Centri di ascolto del Vangelo. Una dedizione a tutto campo che ha segnato le diverse stagioni della sua vita. Non era certo un uomo accomodante e cercava di affermare con decisione le sue idee. Come sindaco, ha dimostrato prima di tutto rispetto per le istituzioni e tenacia nel portare a compimento le scelte che riteneva giuste per la sua comunità. Non ha certo mai avuto paura di difendere e affermare in pubblico le sue convinzioni, anche scontrandosi polemicamente ma sempre nel rispetto dell'interlocutore o avversario politico. Anche recentemente, in alcune iniziative pubbliche, aveva parlato chiaro richiamando tutti a cercare il bene della comunità e in particolare dei bambini che ne rappresentano il futuro. Questo affetto per i più piccoli lo aveva riversato non solo sui suoi figli ma anche in modo speciale sui suoi nipoti e questo tratto di tenerezza di nonno aveva addolcito alcuni tratti un po' ruvidi del suo carattere. Cigliano perde una figura rilevante, ma valga per lui l'antico detto che “nessuno muore finché vive nel cuore di chi resta”».
Ma Regis era anche molto conosciuto per via del suo lavoro. Ormai in pensione, aveva lavorato come dirigente per un primario gruppo assicurativo.

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