L'addio a Vito Recchia, un uomo sempre allegro
Aveva 76 anni, viveva da molti anni a Sesto San Giovanni con la sua famiglia.

Vito Recchia se n’è andato all’improvviso, in punta dei piedi nella mattinata di venerdì 11 febbraio. Aveva 76 anni, viveva da molti anni a Sesto San Giovanni con la sua famiglia.
L'addio a Vito Recchia
Vito Recchia se n’è andato all’improvviso, in punta dei piedi nella mattinata di venerdì 11 febbraio. Aveva 76 anni, viveva da molti anni a Sesto San Giovanni con la sua famiglia, ma era rimasto profondamente legato a Brandizzo, paese in cui a vissuto la sua giovinezza. Si recava molto spesso a Brandizzo per far visita alle sue sorelle e nella vicino San Benigno dove vive suo fratello. Solo una settimana fa infatti aveva pranzato con i suoi familiari proprio a San Benigno e nulla faceva presagire che quella sarebbe stata l’ultima riunione di famiglia con Vito.
Vito aveva 76 anni, era stato impiegato in Ferrovia come capo tecnico sino a quando ha raggiunto l’età pensionabile. Aveva, come detto prima, trascorso la sua giovinezza a Brandizzo e qui aveva ancora tantissimi amici con cui era in contatto anche tramite i social.
Era una persona gioviale, un giocherellone, l’ironia ha percorso tutta la sua vita e sin da piccolo si è distinto per le sue qualità comiche, lui riusciva a rendere spiritosa ogni situazione anche, anche a scuola. Non era strano che lui mettesse tutti in fila mentre lui sul palco dava vita ad un vero e proprio show. Era un uomo dalla battuta pronta, il suo modo di affrontare la vita sempre con la giusta ironia rimarrà un insegnamento per tutti coloro che l’hanno conosciuto. Memorabili sono state, in gioventù, le partite a calcio nel campo parrocchiale con i suoi amici, momenti in cui il calcio non rappresentava solo sport, ma anche aggregazione, socializzazione e il consolidamento di grandi amicizie.
Il ricordo dell'amico Buscaglia
«Ogni giorno, da un paio d’anni a questa parte, mi mandava il buongiorno - dice l’ex sindaco Roberto Buscaglia - e così ha fatto anche venerdì mattina. Dopo un’ora da quel messaggio ho saputo che Vito non c’era più. Conservo gelosamente quel messaggio, credo di essere stato l’ultimo brandizzese con cui Vito ha avuto contatti quella mattina.
Col tempo ci siamo avvicinati e quando veniva a Brandizzo, se riuscivamo ad organizzare, ci trovavamo per un aperitivo o un pranzo.
L’amicizia con Vito si è consolidata molto nel tempo.
Eravamo uniti e ci vedevamo sempre con molto piacere, ci univa l’affetto per Alessandro , il fratello di Vito morto alcuni anni fa e mio grande amico. A noi piaceva ricordare Alessandro con profondo affetto.
Insieme a Vito ricordavamo i tempi passati che ormai non torneranno più e i tempi della Democrazia Cristiana. La nostra è stata una grande amicizia non troppo esaltata, ma vera e piacevole che nel corso degli anni si è consolidata. Era una persona gentilissima che mi riempiva sempre di complimenti. In uno dei miei viaggi a Milano incontrai in stazione Vito e mi fece vedere l’ufficio in cui aveva lavorato per anni. Quando andavo a Milano era piacevole pensare che lì c’era anche Vito, ma purtroppo adesso non sarà più così e questo mi rattrista».
Lunedì 14 febbraio è stato recitato il rosario in ricordo di Vito nella chiesa San Giovanni di Brandizzo mentre i funerali sono stati celebrati martedì, 15 febbraio nella chiesa San Giovanni Battista di Sesto San Giovanni. Vito lascia la moglie Nadia, il figlio Mauro con Deborah, i nipoti Erica e Matteo, le sorelle il fratello con le rispettive famiglie.