LUTTO

L'addio ad Arnaldo Clerici

Castelrosso piange lo storico commerciante di dolciumi

L'addio ad Arnaldo Clerici
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Nei giorni scorsi è mancato Arnaldo Clerici, 81 anni, volto noto e stimato di Castelrosso, dove da decenni era un punto di riferimento nel mondo del commercio dolciario.

L'addio ad Arnaldo Clerici

Aveva cominciato giovanissimo, con entusiasmo e spirito imprenditoriale, come venditore ambulante per conto della storica «Dolciaria Casa» di Verolengo. Erano gli Anni Settanta, e lui, con il furgoncino carico di specialità dolciarie, girava per un ampio territorio a venderle. Un lavoro che ha portato avanti fino al 1986, quando decise di fare il grande passo e aprire una sua attività. Nasce così la «Pasticceria Clerici» di Castelrosso, che in realtà era molto più di una semplice bottega di dolci. Arnaldo non era un pasticcere nel senso tecnico del termine: lui era un venditore, ma con una passione e un senso del mestiere che oggi si fatica a ritrovare. Portava le sue torte, i pasticcini e le specialità piemontesi nei ristoranti, alle feste, nelle case di chi ormai lo conosceva da anni. Lo aspettavano come si aspetta un amico. Il suo arrivo era sempre accompagnato da una stretta di mano forte e sincera, di quelle che non servivano a concludere solo affari, ma a rinnovare legami di fiducia e amicizia. Un commerciante d’altri tempi, si potrebbe dire.

Il ricordo

«Papà ha sempre lavorato spinto da una grande passione - ricorda il figlio Alberto - era il classico commerciante di una volta, quello che diventa anche un amico che sa ascoltare, raccontare, sorridere con i propri clienti. Mi ha insegnato ad aver rispetto prima di tutto della propria clientela».
Con la moglie Giuse ha costruito una bella famiglia  e, dopo una vita dedicata al lavoro, è andato in pensione circa vent’anni fa, lasciando la gestione dell’attività alla moglie e al figlio Alberto, ma senza mai distaccarsi completamente da quel mondo che lo aveva visto affermarsi.
Ma la vita di Arnaldo non era fatta solo di lavoro. Grande appassionato di cavalli fin da giovane, aveva partecipato e vinto numerosi concorsi ippici. Il suo amore per i cavalli lo ha accompagnato per tutta la vita, tanto che ha tenuto il suo cavallo fino ad alcuni anni fa. Juventino convinto, non mancava mai di commentare le partite della sua squadra del cuore con amici e conoscenti, con quell’ironia affettuosa che lo caratterizzava.
Arnaldo aveva in passato fatto parte della Pro Castelrosso: era stato membro del Consiglio Direttivo, vice Presidente e socio fondatore, sempre disponibile a dare una mano nelle organizzazioni di eventi, fiere e iniziative locali.

«Vogliamo ricordarti con il sorriso, sempre pronto a scambiare quattro chiacchiere quando, incrociandoti per strada, eri sempre il primo a salutare. Il nostro grande abbraccio va a tutta la tua famiglia, ciao Arnaldo» sono queste le parole del direttivo di Pro Castelrosso.

«La famiglia era la più grande gioia di mio papà - ricorda ancora Alberto - i nipoti erano la sua soddisfazione più grande: con loro passava gran parte del tempo, con Sofia, Alessandro e Christian»

Il suo esempio rimarrà nella memoria della famiglia e di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarlo nel proprio cammino. A piangerlo oggi è un intero paese che perde una delle sue figure più autentiche.

Castelrosso saluta così un uomo che ha saputo coniugare lavoro e famiglia lasciando un segno indelebile nel cuore di chi l’ha conosciuto. Arnaldo lascia la moglie Giuse, i figli Lorena con Enrico e Alessandro, Alberto con Sonia, Sofia e Christian.