L’addio al prof. universitario e al massaggiatore sportivo
Maurizio Melone e Ivano Duò sono stati stroncati da un malore. Inutili i soccorsi

Saluggia piange due figure che hanno lasciato un segno profondo nella comunità.
L’addio al prof. universitario
Il 25 aprile un improvviso infarto ha strappato alla vita Maurizio Melone, 65 anni. La sua scomparsa ha suscitato un vasto cordoglio non solo a Saluggia, dove era molto conosciuto, ma anche nel mondo accademico. Professore stimato all'Università Statale di Milano, Melone insegnava chimica, geologia e farmaceutica, forte di una laurea in farmacia. Tanti sono stati gli studenti che hanno voluto onorarne la memoria, tanto che molti hanno espresso il desiderio di deporre sulla sua bara corone d'alloro e messaggi di affetto. Al termine del funerale, il ricordo commosso di una collega ha rivelato la sua straordinaria preparazione e intelligenza in campo chimico, un pensiero condiviso da molti altri colleghi e allievi presenti alle esequie. Persona riservata, a Saluggia Maurizio Melone era ricordato anche per il suo attivo impegno nell'associazione Famija Salugiina, in cui credeva profondamente. La sua presenza era una costante anche nei seggi elettorali, come storico presidente, un ruolo che svolgeva con competenza e passione, non mancando di istruire i giovani scrutatori. Coltivava una passione per l'informatica ed era dotato di una notevole intelligenza e spessore culturale, testimoniato dalla sua abitudine di leggere quotidianamente i giornali per rimanere aggiornato sugli eventi politici italiani e internazionali.
Maurizio Melone lascia la madre e i parenti.
L'ultima saluto al massaggiatore sportivo
Pochi giorni dopo, un'altra triste notizia ha colpito Saluggia con la scomparsa di Ivano Duó, 73 anni. Sebbene da anni fosse residente a Livorno Ferraris, Duó aveva lasciato un'impronta significativa a Saluggia, dove aveva lavorato per molti anni alla Sorin e successivamente all'Enea dove aveva lasciato splendidi ricordi confermato dalla presenza di molti suoi ex colleghi durante la cerimonia funebre. Ma Ivano Duó sarà ricordato soprattutto per la sua dedizione al mondo del calcio. Massaggiatore esperto e apprezzato negli spogliatoi, aveva prestato la sua opera non solo nella società calcistica di Saluggia, ma anche in quelle di comuni limitrofi, come Livorno Ferraris. «Era una persona dall'aspetto burbero che nascondeva un gran cuore – ricorda la nuora Chiara Barone – poteva incutere timore ma era un uomo veramente buono».
Ivano si è spento improvvisamente davanti alla sua abitazione di Livorno Ferraris, sotto gli occhi del figlio Alessandro e della nuora Chiara. Inutili i tentativi di rianimarlo del 118.
Ivano lascia un vuoto incolmabile nella vita del figlio Alessandro, della nuora Chiara con l'amato nipote Adam, dei fratelli Rolando e Sergio, della zia Luciana con Maurizio e dei consuoceri.
Il suo funerale è stato celebrato venerdì 2 maggio nella chiesa parrocchiale di Saluggia, dove in molti hanno voluto dargli l'ultimo saluto.