Ladri al cimitero rubano i ricordi dalla tomba di una giovane donna

La denuncia della sorella stanca di questi comportamenti al campo santo di Gassino.

Ladri al cimitero rubano i ricordi dalla tomba di una giovane donna
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Ladri al cimitero rubano i ricordi dalla tomba di una giovane donna. La denuncia della sorella stanca di questi comportamenti al campo santo di Gassino.

Ladri al cimitero rubano i ricordi dalla tomba

Furti di fiori e di piccoli oggetti al cimitero. Cinzia Mecca racconta il dramma cui la sua famiglia è costretta: «Portano via ogni ricordo che lasciamo sulla tomba di Erika».

La triste testimonianza

A ridosso del 2 novembre, giorno della commemorazione dei defunti, scoprire che è stata portata via la composizione floreale che si era lasciata sul sepolcro del proprio caro sdegna ancora di più. «Che problemi hanno le persone che rubano nei cimiteri?», si sfoga Cinzia dopo l’ultimo, ennesimo, furto dalla tomba della sorella. «Non è la prima volta che accade, e spesso portano via anche i piccoli oggetti che lasciamo», racconta.
«Nel tempo abbiamo appeso alla lapide piccole cose cui mia sorella era legata - commenta -: un ciondolo a forma di pecorella, animale che amava moltissimo, una sua foto col cane, palline di Natale nel periodo delle feste. Nostra madre è solita lasciarle anche una sigaretta, quando va a trovarla. Tutti oggetti che puntualmente spariscono e questi sono i furti che ci fanno più male: se i fiori possono essere ricomprati, le cose a cui lei era legata hanno invece valore insestimabile, e non possono essere sostituite con altre». Il fenomeno è più diffuso di quanto si possa pensare. «In tantissimi - ha scoperto Cinzia dal suo appello sui social - hanno riferito che è capitato anche a loro. Che cuore hanno le persone che si spingono a tanto?».
Qualcuno avanza anche ipotesi sull’identità dei colpevoli, ma «di certo - aggiunge Cinzia - sappiamo solo che si tratta di qualcuno che viene attrezzato, altrimenti non potrebbe tagliare i fili con cui leghiamo gli oggetti alla lapide». Per la delicatezza del tema, comunque, «Poco si può fare per evitare che questi fatti si ripetano. Non trovo adeguato - conclude - mettere in un luogo così sacro delle telecamere. All’esterno possono essere utili, ma puntarle all’interno sarebbe sbagliato, poco rispettoso. Anche per questo non ho mai segnalato al comune i furti: dovrebbe essere il senso civico a frenare simili brutalità, più che le autorità. Spero che il mio appello smuova le coscienza».

Il commento dell’assessore Molinari

«Mettere delle telecamere all’interno del cimitero sarebbe poco consono alla sacralità del luogo - commenta anche l’assessore ai Servizi Cimiteriali, Giuseppe Molinari -. Potremmo, però, chiedere ai funzionari che si occupano del camposanto di prestare attenzione ai movimenti di chi vi entra, seppure sia impossibile stabilire con certezza chi stia rubando e chi, semplicemente, stia cambiando i fiori al proprio caro. Non possiamo innescare una psicosi collettiva, portando chiunque a sospettare e ad essere sospettato».
Non resta che affidarsi alla speranza che, con l’arrivo delle commemorazioni del 2 novembre, anche il cuore dei più insensibili si addolcisca. E proprio in vista dei primi di novembre sono stati ultimati anche alcuni interventi di manutenzione. «A seguito di numerose segnalazioni - aggiunge l’assessore - io e il funzionario ci siamo attivati per rifare il manto di impermeabilizzazione e sistemare le zone danneggiate dalla infiltrazioni delle piogge».

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