SALUGGIA

Lancia un barattolo di vernice contro la vicina e la schiaffeggia

Da mesi, per colpa di un anziano, la vita dei residenti in via Demaria è diventata un incubo

Lancia un barattolo di vernice contro la vicina e la schiaffeggia
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Quello che da mesi ormai i residenti in via General Demaria, a Saluggia, stanno vivendo, li sta portando all’esasperazione.
Tant’è che più di una volta i cittadini hanno chiamato il 112 chiedendo l’intervento dei carabinieri. E, solo poche settimane fa, addirittura erano intervenuti anche i Vigili del Fuoco e un’ambulanza del 118.
Eppure nulla, la situazione non è cambiata. Anzi, è peggiorata.

Lancia un barattolo di vernice contro la vicina e la schiaffeggia

Ma quello che è accaduto nella tarda mattinata di mercoledì 29 marzo ha superato tutti i limiti, tant’è che la vittima, perché non la si può definire diversamente, ha deciso di sporgere denuncia ai carabinieri della Stazione di Livorno Ferraris dopo esser stata curata dai medici del Pronto soccorso dell’ospedale di Chivasso.
La vittima, che preferisce rimanere anonima, è una pensionata che vive da sola nella sua abitazione di Saluggia.
Ed è proprio lei che ci racconta quanto accaduto: «Sono ormai diversi anni che questo mio vicino, di giorno e di notte, urla nei miei confronti usando sempre parole offensive. Usa degli epiteti come tr…, put…».
Ma l’anziana non è l’unica vittima di questi insulti e urla. Si rivolge anche verso altre donne e come se non bastasse contro coloro che hanno origini «non piemontesi», urla frasi razziste.

«Quello che però è accaduto mercoledì scorso – racconta la donna – non era mai successo. Erano le 11,40 quando stavo uscendo dal portone di casa mia. Me lo sono ritrovata davanti. Senza alcun motivo mi ha aggredito, non verbalmente come le altre volte, ma dandomi degli schiaffoni sul viso. Poi mi ha versato addosso una latta intera di vernice rossa. Forse se non fossi uscita l’avrebbe lanciata sul portone. Impaurita, sono riuscita a rientrare subito in casa e a chiudermi dentro.
Nel mentre urlavo per chiedere aiuto. Ero sola, non sapevo cosa fare».
Dopo un po’, guardando dallo spioncino la donna ha visto che il vicino che poco prima l’aveva aggredita, non c’era più. Così ha preso la bici ed è corsa in banca dove la stavano aspettando.

La richiesta di aiuto

«Naturalmente – racconta – lì si sono accorti che c’era qualcosa che non andava, avevo ancora la vernice addosso. L’impiegato mi ha chiesto cosa fosse accaduto e io glielo ho raccontato. A quel punto ha chiamato i carabinieri. E questi sono subito arrivati. Con loro ho raggiunto la mia abitazione spiegando i fatti. Subito dopo sono andata in Pronto soccorso a Chivasso dove sono stata appunto visitata dai medici. Avevo una prognosi di cinque giorni per un trauma contusivo al volto.
Il giorno successivo mi sono poi recata dai carabinieri per porgere denuncia per lesioni personali».
Un brutto episodio che poteva certamente finire molto peggio se la donna non avesse avuto la forza e il coraggio di scappare e rientrare in casa.
E ora l’intero quartiere chiede alle forze dell’ordine e al Comune di prendere provvedimenti nei confronti di questa persona che non solo urla parole di cattivo gusto e bestemmie nei confronti dei propri vicini ma addirittura è arrivato ad aggredire una donna indifesa.

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