L’Asl chiude la casa famiglia per anziani

L’Asl chiude la casa famiglia per anziani
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L’Asl chiude la casa famiglia per anziani: disposto il trasferimento di tutti gli ospiti. La causa, il «Mancato rispetto dei requisiti organizzativo-gestionali e dei livelli assistenziali forniti».

L’Asl chiude la casa famiglia per anziani

Un mese di lavoro, un mese di verifiche e controlli su più fronti, una decisione sofferta ma che, a quanto pare, non poteva essere rimandata ancora.
Siamo a Castelrosso, in via Casale, davanti ai cancelli di una villa trasformata, dallo scorso agosto, in casa famiglia per anziani autosufficienti «Raggio di sole» con legale rappresentante Ercole Forcolini.
Il primo sopralluogo della Commissione di vigilanza dell’AslTo4 è del 13 novembre (il secondo, di dieci giorni dopo) ma da allora è stato mantenuto il massimo riserbo per garantire il minimo disagio per gli ospiti, che sarebbero stati undici (alcuni non autosufficienti) contro i sei autorizzati (autosufficienti).
Ora, invece, con la pubblicazione all’albo pretorio dell’Asl (la data è quella del 23 dicembre) di un documento firmato anche dal commissario Luigi Vercellino, dal direttore della Medicina Legale Giovanni Presta, dal direttore sanitario Sara Marchisio e dal direttore amministrativo Michele Colasanto, è stato sollevato il velo su una vicenda dai contorni ancora da chiarire, ma che sicuramente farà discutere.

Il caso

Il punto di partenza sta nei sopralluoghi (a cui hanno partecipato in momenti diversi sia gli agenti della Polizia Municipale di Chivasso che i carabinieri dei Nas di Torino) «Effettuati in data 13 e 23 novembre presso la Casa Famiglia in oggetto, per verificare gli aspetti di sua competenza, in particolare l’adeguatezza dei requisiti strutturali, di sicurezza, igienico-sanitari, organizzativo-gestionali e i livelli assistenziali forniti agli ospiti nel rispetto di quelli previsti dalla normativa vigente in materia, nonché l’ottemperanza alle misure/procedure adottate per il contrasto e il contenimento dell’infezione da SARS-COV2, redatte dall’Unità di Crisi e dalla Regione Piemonte».
La Commissione avrebbe quindi «Rilevato il mancato rispetto dei requisiti organizzativo-gestionali e dei livelli assistenziali forniti agli ospiti rispetto a quelli previsti dalla normativa vigente in materia, e, in modo particolare, rispetto ai bisogni assistenziali come riscontrato dal verbale della Commissione UVG dell’ASL TO4 in occasione del sopralluogo del 30 novembre 2020 e allegato al verbale del 15 dicembre 2020 della Commissione di Vigilanza ASL TO4».
Dura la conclusione: «Ritenuto che, nel primario ed imprescindibile interesse alla tutela della salute degli ospiti della casa famiglia “Raggio di sole” di Castelrosso si debba prescrivere a Ettore Forcolini, in qualità di Legale Rappresentante, a che nel termine di 15 (quindici ) giorni dal ricevimento della presente deliberazione collabori al trasferimento degli ospiti indicati nel citato verbale della Commissione di Vigilanza del 15 dicembre in strutture, individuate dal Distretto e dall’Ente Gestore della Funzione Socio Assistenziale, secondo le rispettive competenze, adeguate al livello d’intensità assistenziale come indicato dalla relazione della Commissione UVG dell’ASL TO4».
Il provvedimento, immediatamente esecutivo, è stato trasmesso alla Regione Piemonte (direzione Sanità e Welfare), ai Nas di Torino, al sindaco di Chivasso Claudio Castello, al Ciss, al competente Direttore del Distretto di Settimo Torinese-Chivasso, al direttore dell’Ente Gestore della Funzione Socio Assistenziale e all’ufficio convenzioni residenzialità dell’Asl TO4.
Impossibile parlare con Forcolini e il personale non è autorizzato a rilasciare dichiarazioni.
E’ possibile che anche da Palazzo Santa Chiara arrivi un provvedimento in merito.

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