CRESCENTINO e livorno

Le arti marziali sono state la sua vita

Angelo Sasso ha lasciato un grande vuoto nella sua famiglia. Ha allenato intere generazioni. Ha dato molto anche dal punto di vista umano

Le arti marziali sono state la sua vita
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Un nome noto nel mondo dello sport, Angelo Sasso, 76 anni, è mancato dopo una breve malattia lasciando un gran vuoto nella sua famiglia, per la figlia Maria, la moglie Benedetta i parenti e gli amici.

Le arti marziali sono state la sua vita

Sasso è stato negli anni Settanta campione della Nazionale Italiana di Karate e in tutti questi anni maestro e personal trainer di Karate e Arti Marziali.

Ha formato generazioni di atleti, per lui lo sport non era solo un lavoro, era molto di più, era una passione, un modo per formare i giovani facendoli amare tale sport. Angelo era infatti un maestro non solo di sport, ma anche di vita. Adesso era Presidente dell’associazione sportiva ASD Nuova Sport Salute Crescentino.

Il ricordo della moglie

«Le arti marziali sono state la vita per mio marito - è il ricordo della moglie Benedetta Pelati anche lei personal trainer - Ha iniziato con la boxe poi è passato al karate. E’ stato allievo dei più grandi maestri giapponesi che tanto gli hanno insegnato, uno di questi era Hiroshi Shirai. A metà degli anni Settanta aveva aperto un centro sportivo a Livorno Ferraris (dove era arrivato dalla Basilicata in giovane età) proseguendo poi l’attività a Crescentino. Un carattere socievole, disponibile, è stato un gran preparatore delle nuove generazioni».

E sono proprio gli allievi che in questi giorni hanno dimostrato vicinanza al loro maestro.

L'addio

«Ogni volta - scrive il consigliere di minoranza Federico Pizzamiglio - che avevo l’onore di assistere ad una tua lezione ne uscivo arricchito. Ricordo ancora la sorpresa che mi facesti presentandoti al pranzo della mia cresima: lasciai tutti gli invitati per parlare con te di Karate per tutto il tempo. Perchè le arti marziali sono vita. Il valore di un allievo si vede dal rispetto che porta al suo maestro. E allora idealmente indosso il kimono, mi inginocchio e ti saluto: Sensei Angelo!».

I funerali si sono svolti lunedì 26 agosto a Livorno.

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