L'ex-bandito Mesina in fuga: attenzione alta anche a Crescentino
Condannato a 30 anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga.

Non si hanno più notizie di Graziano Mesina dal pomeriggio di giovedì 2 luglio. L'ex- primula rossa del banditismo sardo si è data alla fuga in seguito alla sentenza della Cassazione che lo condanna a 30 anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga.
Mesina si è dato alla fuga
Graziano Mesina è latitante da giovedì 2 luglio ovvero, da quando, la Corte di Cassazione lo ha condannato a 30 anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Mesina è ricercato in tutta la Sardegna. L'ultima volta è stato infatti visto ad Orgosolo intorno alle 16 di giovedì scorso, ma l'allarme è scattato alle 20 quando "Gratzianeddu" non si è presentato presso la caserma dei carabinieri per firmare.
I posti di blocco
In tutta l'isola sono stati organizzati posti di blocco e perquisizioni, ma di lui sino a questo momento non c'è nessuna traccia. Stando alle prime informazioni, sia i legali che i familiari di Mesina sono all'oscuro di ogni aspetto legato alla fuga dell'uomo.
Le ricerche
Si è alzata l’attenzione da parte delle forze dell’ordine anche a Crescentino, dove vivono alcuni famigliari dell'ex-bandito sardo oggi 78enne. Fonti sarde, però, al momento escludono che abbia lasciato l’isola con navi o aerei, anche se resta comunque possibile che abbia raggiunto la Corsica con imbarcazioni da diporto. Già in passato infatti Mesina si era recato, con un permesso premio, a far visita a suo fratello a Crescentino, ma dopo quella visita si era dato alla fuga.