L'ex-sindaco Cambursano: "Siragusa e Mastroleo difendono la loro posizione di potere per paura di perderlo"
"I Chivassesi meritano molto di più di voi e dei vostri accoliti".
L'ex-sindaco di Chivasso, Renato Cambursano all'indomani dell'operazione "Platinum" chiede che venga fatta chiarezza.
Una lettera a Siragusa e Mastroleo
Renato Cambursano in seguito alle dichiarazioni rilasciate dal vice sindaco Tiziana Siragusa e da Giovanni Mastroleo scrive loro una lettera dove non le manda di certo a dire:
"La vice sindaca Tiziana Siragusa ed il compagno della compagna Giovanni Mastroleo, componenti la “famiglia” di comunisti “pentiti”(?) si è fatta viva per difendere la loro posizione di potere per paura di perderlo e, non avendo argomenti, lo fanno attaccando la libera stampa locale e il sottoscritto. Se fosse solo per me, non li degnerei di una risposta, ma avendo usato argomenti falsi, pensando che tutti i chivassesi siano degli stupidi, mi corre l’obbligo di ricordare ai miei concittadini come stanno realmente le cose su questa bruttissima pagina per la nostra città, riportando quanto scritto sull’Ordinanza del Tribunale di Torino:
“E’ estremamente significativo che, nella giornata del 12 giugno 2017 alle h.18,52,20, Vazzana Giuseppe – l’ndranghetista arrestato insieme al fratello e ed altri 30 malavitosi, sia stato contattato anche da Castello Claudio… al quale Vazzana lascia chiaramente intendere di essersi attivamente impegnato per il conseguimento del suo successo elettorale. Inoltre, alla richiesta esplicita di Castello di continuare a fornire il proprio supporto anche per il ballottaggio “Adesso però devi vincere, eh pino…”. Vazzana gli assicurava l’impegno proprio e di altre persone… L’ordinanza citata, aggiunge poco più avanti “a pochi giorni dalla fine della competizione elettorale del resto appare evidente come Vazzana Giuseppe sia legato al sindaco di Chivasso da un’amicizia di vecchia data, che gli consente di instaurare con quest’ultimo un canale di comunicazione privilegiato rispetto al resto della cittadinanza e di sottoporgli le proprie esigenze in maniera più snella ed informale rispetto alle consuete procedure burocratiche comunali. Emerge come il primo cittadino si sia interessato fattivamente per far assegnare l’unico spazio con destinazione uso bar“, presso il Parco Commerciale Bennet. Se loro “signori” credono che sia normale, nel pieno della campagna elettorale, che un ex assessore, candidato a sindaco, contatti telefonicamente un mafioso per avere da lui sostegno elettorale, allora hanno ragione: sono io fuori posto, sono io che nel 2006, contattato da un “signore” che si vantava di controllare 300 voti se gli avesse consentito di entrare in lista e di nominarlo poi assessore, lo mandai a quel paese affermando testualmente che “ preferivo perdere
con onore che vincere con disonore” . Quel “signore” 5 anni dopo lo ritroviamo citato nell’operazione Minotauro!
QUESTA, CARI TIZIANA E GIOVANNI , per chi è stato sindaco di Chivasso ed anche “di Boschetto”, come voi mi chiamate, per essere stato 40 anni in politica, di cui 15 in Parlamento e non aver mi avuto a che fare con indagini della Magistratura sul proprio conto e non essere mai stato a contatto con mafiosi, E’ BUONA POLITICA e non sciacallaggio, livore e invidia! Invidia di chi, poi? Di
voi due? Del sindaco Castello? Mi fate ridere, ma qui purtroppo da ridere non c’è proprio nulla. I Chivassesi meritano molto di più di voi e dei vostri accoliti!".